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Una delle Juventus più forti di sempre, impreziosita dall’arrivo di Cristiano Ronaldo e con la dichiarata ambizione di vincere tutto, gioca in uno Stadium sempre più in silenzio. E’ il paradosso di questo inizio di stagione in casa bianconera. Perché non è bastato lo storico arrivo (in una squadra che vince da sette anni consecutivi) di un cinque volte Pallone d’Oro per placare la polemica degli ultras, intenti in una protesta senza fine per il caro abbonamenti e il caro prezzi del Settore Ospiti in trasferta. Uno “sciopero” avviato già nella scorsa stagione (si veda la partita scudetto con la Roma allo Stadio Olimpico) ma che ha toccato all’inizio di questa le vette dell’incredibilità. Che sia un abbigliamento “di protesta” (camicie bianche contro il Sassuolo, tenuta all black con il Bologna) o l’assenza pressoché totale di cori (esclusi quelli al 39’ per le vittime dell’Heysel), la Curva Sud appare irremovibile.

LA VOCE DELLO STADIUM - Eppure, in vista del big match di oggi contro il Napoli - per il quale la Curva Sud ha già invitato tutti a “vestirsi di nero” - gran parte del popolo dello Stadium si mostra tutt’altro che convinto di un simile atteggiamento. “Non so a cosa porterà tutto questo, visto che i tagliandi li hanno comprati e i soldi li hanno già spesi”, spiega a ilBiancoNero.com un’abbonata, che dal primo anello si schiera apertamente con la società: “Credo che ormai la Juve abbia preso una direzione ben precisa per quanto riguarda il tifo organizzato, ossia non far lucrare più certi individui sulla rivendita dei biglietti”. E poi: “Già contro il Bologna molti della stessa Curva durante le gare si lamentavano che non si stesse cantando per niente. Non me lo spiego, visto che questi tifosi continuano a rivendicare ‘La Juve siamo noi’. In questo modo fanno tutto tranne il bene della squadra!”. Lamentele che arrivano anche da chi la stessa Curva la frequenta ogni settimana, come membro di uno dei tanti Official Fan Club: “E’ sbagliato, anche se non ti sta bene il comportamento della società, è comunque inutile stare come separati in casa”. Ma non mancano critiche più aspre: “Lo fanno soltanto per rompere le scatole, come quando hanno deciso di fischiare Bonucci alla prima giornata”. E adesso un timore ben preciso serpeggia nell’ampia fetta di Stadium che non aderisce allo “sciopero”: “Secondo me durerà per tutta la stagione, anche perché la Juve non cede”. Sono in tanti, insomma, che in una stagione iniziata nel miglior modo possibile chiedono a gran voce uno stadio in festa. La medesima richiesta fatta da Max Allegri alla vigilia della sfida col Napoli. E i tifosi, quelli che non credono ad una cieca protesta, stanno con lui.


@mcarapex