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Oggi vedrà la luce la nuova Juventus. A partire dalle 10, infatti, avrà il via all'Allianz Stadium l'Assemblea degli azionisti che, oltre ad approvare il bilancio dell'esercizio 2017/18, chiuso con una perdita di 19,2 milioni di euro, dovrà nominare il nuovo Consiglio d'amministrazione.

ADDIO A MAROTTA - Per la prima volta dopo otto anni, nel nuovo elenco presentato dal club bianconero non ci sarà il nome di Beppe Marotta, così come quello di Aldo Mazzia. Marotta resta ancora legato alla Juve dal contratto da direttore generale a tempo indeterminato, ma le parti sono al lavoro per risolvere la questione nel minor tempo possibile. 

13.43 - Al termine di altri giri di interventi, risposte e votazioni, si conclude l'assemblea. Nel pomeriggio la conferenza stampa.​

13.31 - Paratici: "Non sono un volto nuovo, ho un incarico nuovo e un po' più allargato, posso dare solo tutto me stesso come ho fatto in questi anni per fare il meglio possibile". ​

12.31 - Giorgio Ricci, responsabile area ricavi, aggiunge: "Iniziative legate ad altri target sportivi come il basket hanno solo una valenza commerciale in questo momenti. Costo biglietti e abbonamenti riteniamo siano coerenti con lo spettacolo e i servizi offerti".​

12.17 - Il presidente bianconero risponde alle domande degli azionisti:

SECONDO STADIO -
"Non è allo studio un secondo stadio per giovanili e Under 23, così come la seconda squadra femminile. Non è possibile ampliare l'Allianz Stadium." 

CAMPIONATO A 18 SQUADRE - "Fa parte del ragionamento del ragionamento introduttivo sulla rivisitazione dei campionati a livello europeo. La riforma dei campionati in Italia va in quella direzione ma è necessario che norme di questo tipo vengano riviste a livello internazionale. Il sistema europeo deve essere armonizzato."

CALCIOPOLI - "Pensarne sempre, parlarne mai."

10.00 - Il presidente Andrea Agnelli ha aperto i lavori con un discorso di oltre 40 minuti, ecco i passaggi salienti del discorso di apertura del numero uno bianconero:

CALENDARIO -
"Il calcio è regolato dal calendario internazionale e oggi è definito fino al 2024. C'è però un enorme disordine ed è volontà dei club armonizzare i vari tornei confederali negli anni pari e nei mesi estivi.​ ​Dal 2024 in poi si dovrà garantire ai calciatori un mese di riposo completo almeno negli anni dispari e razionalizzare le date di rilascio degli atleti alle Nazionali​. ​Come ECA abbiamo una visione congiunta con UEFA e si lavora con armonia e stima reciproca. È in questo modo che si possono trovare soluzioni congiunte​."

EUROPA - "A Parigi abbiamo iniziato i lavori '21-'24. Abbiamo definito i meccanismi di accesso in Europa League. In Champions non cambierà nulla, con lo stesso meccanismo per quel triennio. Sull'Europa League ci sono stati discussioni accese. Quello principale è allargare la partecipazione, sia aggiungeranno 16 squadre. E' stato scelto di creare una terza competizione e di cambiare le modalità di accesso all'Europa League. E' stato un'enorme sforzo, ciascuno ha una propria posizione all'interno del sistema europeo. Il comune denominatore siamo tutti club d'elite per la cooperazione. Io devo ringraziare i miei colleghi per la soluzione che è stato trovato. Ci sono gruppi di lavoro su temi che sono di interesse comune a tutti noi. ​In questi mesi si definirà l'offerta commerciale e si sapranno maggiori dettagli​."

CALCIO ITALIANO - "Chi gestisce il calcio in Italia deve portare quanti più bambini possibili, con un bacino più ampio è più semplice la crescita di talenti. Negli ultimi anni abbiamo visto un susseguirsi di corsi e ricorsi, campionati che partono con società fallite, abbiamo visto deroghe, il movimento femminile venire strattonato tra la LND e la sezione professionisti. Lo sport in generale e il calcio in particolare deve unire. Il calcio non è politica. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo. Vogliamo vedere le squadre italiane trionfare in Champions ed Europa League, abbiamo tutti il sogno di alzare ancora la Coppa del Mondo. Ci vuole armonia con una versione strategica. Non vuol dire eliminare lo sfottò, il risultato di una partite ci fa andare al bar con sorriso o tristezza per via di una partita. Lo sfottò è un discorso, l'odio è un altro. Vedere che nel calcio si sta divulgando un sentimento generale di odio contro qualcuno o qualcosa, bisogna andare contro. Parlando di cambiamenti, non posso non dare lo sguardo al panorama internazionale."

SERVIZI - "Dovrà fornire all'area sport e revenue gli strumenti necessari per il raggiungimento degli obiettivi aziendali nel medio e lungo periodo. ​La Juventus non è formata da tre persone, ma è composta da un gruppo di donne e uomini che lavora ogni giorno per permettere alla squadra di vincere sul campo. L'Area Sportiva sarà affidata a Fabio Paratici, l'Area dei Servizi a Marco Re e l'Area Revenue a Giorgio Ricci."

UNDER 23 - "Quest'anno è stato possibile solo formalmente da fino luglio, con incertezza fino all'ultimo. L'Under 23 ha avuto bisogno di una ricerca di identità. In Italia dopo i settori giovanili parte una girandola di prestiti. Nella parte sportiva ci sarà un efficientamento di tutto il settore giovanile. Ultimo, ma non ultimo, dagli under 8 alla prima squadra l'obiettivo deve essere vincere. ​Il nostro obiettivo sul campo sarà mantenere ciò per cui abbiamo duramente lavorato in questi anni​."

AD - "Ci tengo a fare un ringraziamento caloroso ai due amministratori delegati uscenti, Aldo Mazzia che oggi è qui con noi e Giuseppe Marotta. Aldo è entrato in Exor nel 1987 ed è stato assunto da mio padre. Aldo ha svolto incarichi nell'era amministrazione e finanza, il suo ruolo è stato chiaro sviluppando i progetti stadio e Continassa. Se oggi abbiamo tutto questo lo dobbiamo ad Aldo e per questo la Juve gli è grata. Parlare da parte mia di Marotta rischia di essere riduttivo. Dirige società professionistiche da 40 anni. La capacità, l'esperienza e la conoscenza di Marotta sono stati strumentali nella crescita di questa società ed anche a lui dobbiamo un caloroso applauso. Aldo e Beppe hanno cresciuto dei professionisti sotto di loro, dei futuri leader che possono prendere le loro responsabilità. Si è voluto dare maggiore responsabilità a risorse già presenti in azienda. Abbiamo scelto una nuova generazione di leader ai quali affidare il futuro della Juve dei prossimi anni."  

RONALDO - "Sapere che il calciatore più forte al mondo sceglie la Juve è un motivo di grande orgoglio. Io ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che la squadra fa la differenza ma avere i migliori in ogni ruolo aiuta ad ottenere gli obiettivi prefissati. Ronaldo ci aiuterà ma i risultati di oggi, ottobre, sono ancora lontani da quelli che vorremo a maggio."

Il presidente Agnelli inizia l'assemblea tornando sui fatti esposti da Report: "Una trasmissione televisiva ha riportato attenzione su fatti acclarati in ogni sede. La Juve è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: il primo aver venduto biglietti superiori al limite consentito dalla legge Pisanu: quattro a persona. Il secondo aver fatto entrare striscioni all'interno dello stadio. Il security manager Alessandro D'Angelo non mai fatto entrare striscioni allo stadio nel derby del 2013. Dopo i fatti in questione, ci tengo a ribadire che la Juve rispetta alla lettera la legge e non accetto altre insinuazioni. Alessandro D'Angelo non ha aiutato ad inserire striscioni canaglia, come li avevo già definiti, sulla tragedia di Superga. Non lo dico io ma lo prova la sentenza della corte d'Appello del 22 gennaio 2018. I responsabili sono stati consegnati alla giustizia e sono reo confessi anche grazie ai sistemi di sicurezza messi a disposizione della Juventus. Ogni altra considerazione deve essere ritenuta falsa perché non tiene conto dei fatti delle prove e delle sentenze."

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