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C'è anche il presidente Agnelli per la conferenza stampa di presentazione di Massimiliano Allegri. Ecco le sue parole. 

INTRODUZIONE - "Prima di passare alla presentazione, tenevo a fare pubblicamente i miei complimenti all'Italia, a Gravina, al gruppo dirigente, al mister, ai calciatori e in particolare a Chiellini, Bonucci, Bernardeschi e Chiesa. Mese emozionante. La Nazionale ha trovato quell'alchimia che spesso fa la differenza. Bello vedere sacrificarsi l'uno per l'altro, ha portato a un risultato storico. Tantissimi complimenti. Come spesso mi capita, non ho grossi aggiornamenti, non vi tedierò, forse un piccolo e unico accenno che fa seguito al comunicato dopo l'ultimo Cda. Dovremmo essere vicini alla liberazione delle nuove azioni, sarà annunciato nei prossimi giorni. La giornata è interamente dedicata a Max. Ci tenevo ad essere qui per dare il benvenuto a Max. Inutile che mi dilunghi nella presentazione del palmares, molto nella nostra società, ha contribuito a scrivere una striscia di successi incredibili. Ci è piaciuto la teoria del corto muso, arrivare avanti all'ultimo metro.

Ci siamo visti spesso negli ultimi due anni, poi prima del suo ritorno al JTC ci siamo scambiati diverse opinioni con di nuovo Max allenatore e abbiamo condiviso l'elemento più sincero, un potenziale rischio da parte della Juve che avrebbe suscitato in tutti le reminiscenze di un passato glorioso e un rischio anche per Max, per le aspettative che avrebbe generato. Ogni aspettativa ha un pregiudizio, porta a essere scontate le tappe intermedie e il risultato. E' sbagliato. Qui alla Juventus si lavora per competere su tutto e conquistare vittorie. Conquistare le vittorie non è scontato. Pensare che sia scontato è un errore gravissimo. Chi pensa che i trofei degli ultimi anni siano stati meno apprezzati, si sbaglia. Dietro ogni trofeo c'è tanto sacrificio, tanta voglia. La Juventus è un ambiente idoneo e adatto a ottenere vittorie. Da quando sono arrivato e frequento la Juventus, non ho mai visto una vittoria scontata, ma solo conquistata attraverso il lavoro. Vincere costa fatica, vincere soprattutto, come dice Max, non è per tutti. Chi ci riesce, merita rispetto. Nuova stagione, dove i titoli saranno sicuramente gli obiettivi che ci poniamo.

Arrivare a marzo competitivi in tutte le competizioni e da lì giocarci tutto. Ultimo ma non ultimo: Max non è tornato per amicizia, che pure esiste, ma non siamo tornati per amicizia. Max è l'allenatore della Juventus da oggi e per i prossimi 4 anni perché ha la credibilità di scrivere un capitolo tutto nuovo. Questo nuovo gruppo dirigente, Pavel, Maurizio, Filippo, pensa che sapranno agire nel solco della tradizione bianconera. Lavoro, sacrifici e spesso vittorie. Max è tornato per questo, si riconosce nella Juventus e da quando è tornato noi guardiamo esclusivamente al futuro. Bentornato, Max!".

PASSATO - "Ha la credibilità per scrivere un capitolo nuovo. La storia della Juventus la sappiamo, l'obiettivo è arrivare competitivi su tutti i fronti a marzo e poi giocarci tutto. Non c'entra il passato, parliamo del futuro".

QUADRIENNALE - "Segnale di fiducia ed evidentemente una programmazione con ottica di medio periodo. Crediamo che Max, insieme al team dell'area sportiva, sia la persona giusta in grado di portare avanti questo percorso nei prossimi anni".

SCELTA DI CUORE - "Avete interpretato male la mia introduzione. Non si basa sull'amicizia che esiste, ma perché crediamo sia l'uomo adatto a scrivere questo nuovo capitolo. E' una scelta di competenze, è l'allenatore giusto".

98 ANNI DELLA FAMIGLIA - "L'ultimo e il più vincente? Non fa effetto. Ripeto: siamo concentrati sul domani. Una cosa che mi ha insegnato è che il trofeo più bello sarà il prossimo. E ho tanta voglia di guidare l'organizzazione ancora. Effetto zero, concentrazione cento".

QUANDO HA DECISO - "Ci siamo visti quante volte? Non lo so... Uno fa le valutazioni sulla stagione in corso, nell'ultima conferenza stampa. Quando abbiamo deciso i cambiamenti abbiamo individuato i profili più adatti. Da un lato Max, da un lato Arrivabene. Cherubini con la responsabilità dell'area football. C'è stato un rafforzamento dell'area sportiva. Con Cherubini e Pavel, abbiamo visto che Max era il più adatto a scrivere un nuovo capitolo".

CHIELLINI - "Mi divertite, l'ho sentito lunedì scorso. Visto che gioca con noi da 20 anni, visto che i giocatori giocano da due anni ininterrotti, mi sembrava ridicolo interrompere le sue vacanze. Chiellini non è un problema".