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L'ex tecnico della Juventus Marcello Lippi parla a Il Corriere dello Sport della stagione della Juventus ma anche delle analogie dei grandi allenatori della nostra Serie A con l'uomo che per ultimo ha saputo portare la Juve sul tetto d'Europa e l'Italia su quello del mondo.

MAX, ANCELOTTI O SPALLETTI - "Forse con Allegri le analogie sono più numerose. E' arrivato alla Juve  a 46 anni, come me. Ha vinto il campionato al primo tentativo e abbiamo radici toscane come con Luciano. Se ci pensi bene tutti e tre sanno fare squadra. Trasmettono positività, sanno leggere la partita e affrontare i vari momenti. Forse Ancelotti ha il vantaggio di essere cresciuto tanto come giocatore quanto come allenatore nelle grandi squadre, dove la vittoria è una condanna e la sconfitta una disgrazia. Lui sa bene cosa significa."

RONALDO - "E' arrivato nel momento giusto, se fosse stato preso tre, quattro anni fa quando Real, Barcellona e Bayern era decisamente superiori avrebbe potuto incidere di meno. Ora invece la Juve è allo stesso livello delle top europee, è cresciuta tanto. Per questo ho sensazioni positive. Forse il Ronaldo attuale non è ancora quello di Madrid, ma si comporta come un ottimo giocatore della Juve. Si è calato nella parte e i compagni lo hanno accolto benissimo. Se risulta meno brillante è soltanto perché si confronta con un calcio difensivamente più evoluto."

DYBALA - "Ad inizio stagione era in ritardo di condizione, lui e Ronaldo si trovano bene e la loro intesa migliorerà col tempo."