JUVE - «Una svolta dopo la Roma? È un anno particolare, nell’ambiente se ne è presa coscienza con intelligenza. La Juve viene da un periodo importante e questa annata è stata recepita come di ricostruzione. Però la qualità dei giocatori è superiore a quella finora espressa e l’errore che fanno alcune squadre, come la Roma, è di non ritenere i bianconeri capaci di fare momenti di gara così importanti. La Juve è in grado di mettere sotto tutti in 20’ e mi auguro continui così. La Roma? Non mi permetto di dare giudizi sul lavoro di ex colleghi che non stanno passando momenti felici. La rosa è composta da giocatori importanti, mi piace e c’è tutto il tempo di rimettersi in una posizione positiva».
INTER FAVORITA - «L’Inter è parecchio superiore alle altre per qualità, organizzazione di gioco e di mentalità. Il Milan mi piace, ma l’Inter è più forte. È stato molto bravo Inzaghi . La Supercoppa è una partita secca, ci può stare tutto e non è detto che sia favorita l’Inter. Il ciclo di Gasperini all’Atalanta è fantastico. Lui lo conosco bene, era l’allenatore alla Primavera della Juve nel 1994, quando c’ero io. Curava i giovani con tanto amore e attenzione. È diventato un grande allenatore, propone un calcio all’avanguardia, quello più europeo, fatto di profondità, smarcamenti e accelerazioni. Il Napoli può tornare a recitare ruolo di antagonista dell’Inter. Dalle vicissitudini toglierei la decisione di Insigne di andare a Toronto: capisco se un giocatore, a un certo punto della carriera, fa valutazioni anche di ordine economico. La Coppa d’Africa condiziona, insieme agli infortuni porta via giocatori bravi e questi sono i problemi più grandi».