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Ram… boh! Restiamo ancora tutti troppo sorpresi (in negativo) dalle prestazioni del gallese. Trequartista nel 4-3-1-2 o mezzala nel 4-3-3, non si capisce ancora che giocatore sia. Non ha strappi, non ha tecnica sovrana. Forse Ramsey ha semplicemente deluso e ci stiamo ancora nascondendo dietro a un’attesa vuota, che non fa onore alla nostra intelligenza. Ma ovviamente speriamo di sbagliarci. Sarri dice che per un giocatore proveniente dal campionato inglese non è facile adattarsi alla Serie A. E vedendo le prime apparizioni di Eriksen all’Inter, verrebbe quasi da dargli ragione. Ma Eriksen almeno ha un tocco diverso, e certamente crescerà. Ramsey invece… mettiamola così, ho qualche dubbio in più. In ogni caso la sua ultima spiaggia è il centrocampo a tre di questi ultimi tempi. Sarri infatti ha iniziato a provarlo da mezzala destra, nel 4-3-3.      
 
LE AMBIGUITÀ DI RAMSEY – Prendo in esame soltanto la partita di Coppa contro il Milan. Quella più recente col Brescia ha poco da suggerirci. Il Comandante, nel post Milan-Juve, si è piccato un tantino ai microfoni, non appena il discorso è caduto sulla qualità del palleggio della Juve, e su Pjanic in particolare. Secondo Sarri, contro i rossoneri (e specie nel primo tempo), la Juve ha fatto uscite da dietro di gran lunga migliori rispetto a Verona. Concordo in pieno. Ecco, il perché va rintracciato certamente nella presenza di Dybala dal primo minuto, ma anche nell’impiego di Ramsey da mezzala destra. ​Su quella fascia, in zona palla, ma soprattutto nella propria metà campo, la Juve è stata molto brava a creare sottosistemi fluidi.   



E Ramsey qui, almeno per un tempo, ha fatto valere la sua strana qualità, associandosi ora con Cuadrado, ora con Pjanic e più spesso duettando con Dybala. Guardate con che pazienza i bianconeri riescono a uscire in palleggio da questo ingorgo vicino alla propria area. 



Quanto sarebbe importante per Sarri poter disporre di una mezzala estrosa, in grado di agevolare il lavoro in costruzione di Pjanic.



Una mezzala che possa combinare tecnica e velocità in conduzione…



In questo caso, dopo lo scarico su Dybala, Ramsey si alza mentre l’argentino va a palleggiare con Cuadrado e Pjanic, in modo da far salire gradualmente la squadra. Poi la Joya imbuca tra le linee nuovamente per il gallese, che ora può voltarsi e puntare una difensiva avversaria estremamente manomessa. Per di più Cristiano è solo sul lato debole, in quanto Calabria è costretto a far la diagonale sull’inserimento di Matuidi. Ed è qui che Ramsey delude.  



Tante piccole cose buone, poi manca sul più bello. O sbaglia o diventa scolastico, come in questa immagine qui sotto. Non un tocco ma un passaggio di troppo. Coinvolge Matuidi, gli chiede un triangolo.  



Ramsey allora perde un altro tempo controllando il pallone. Castillejo, dalla parte di Ronaldo, nel frattempo, è ancora messo male, ma i centrali del Milan sono tornati in coppia nel cuore della difesa.



Davvero inspiegabile a questo punto il lancio sballato che parte dai piedi di Ramsey e che finisce fuori dal campo, facendo giustamente infuriare CR7. Certe cose non si possono sbagliare.  



Dunque in una sola azione Ramsey ha mostrato tutto il meglio e tutto il peggio di sé, cosa che gli succede non di rado. E l’impressione è che sia un po’ questo, Ramsey. Ma è proprio questo giocatore qui?
 
MEGLIO RAMSEY O BENTANCUR? – Di certo bisogna porsi anche altre questioni, intorno al Ramsey mezzala. Il gallese non offre le stesse garanzie di interdizione di Bentancur, il soprannome Rambo ci ha ingannati tutti. Stiamo parlando di un reparto molto delicato, un reparto in cui c’è già Pjanic al centro di tutto, nel bel mezzo di una squadra con forti squilibri causati dalle caratteristiche peculiari di Ronaldo e Dybala. Perciò mezzali che mollano l’uomo in questo modo non possono che aggravare la situazione.       



Troppo, troppo leggero nei ripiegamenti difensivi.



Guardate come ha lasciato andare Castillejo in questa transizione negativa, col solo Pjanic, dei i tre centrocampisti, sotto la linea della palla.  



LABIRINTITE - Infine, senza andare a scomodare le circostanze del gol del Milan nel secondo tempo, dove le sue responsabilità risultano evidenti (prima il liscio clamoroso al limite dell’area, poi l’ennesimo scivolone sulla rimessa laterale), vorrei sottoporvi un suo errore difensivo di rara inspiegabilità, avvenuto al ventunesimo del primo tempo. Parentesi, Sarri doveva toglierlo almeno cinque minuti prima del gol di Rebic, era tutto fin troppo leggibile. Tant’è che appena subìto gol, il Comandante ha fatto entrare Bentancur. Ma pazienza, torniamo all’erroraccio di cui vi volevo parlare. Riguarda il tiro di Calabria su cui è stata provvidenziale la parata di Buffon.
C’è un pallone che arriva dalla destra a Kessie, poco distante dall’area. Matuidi non fa in tempo a uscire, perciò tocca a Pjanic accorciare. Dentro l’area resta dunque Ramsey, in traiettoria tra Kessie e la propria porta. Ma nella sua zona ci sono due rossoneri, Calabria e Calhanoglu.   



Calhanoglu effettua un piccolo taglio alle spalle di Pjanic mentre Calabria va verso la lunetta in appoggio a Kessie. Nell’immagine sotto, l’incomprensibile e scriteriata scelta di Ramsey, che anziché consegnare a Bonucci il turco, lo segue pure lui, lasciando così scoperta la zona centrale di sua competenza in quel momento, e di per sé assai più pericolosa. Poco importa che il passaggio di Kessie giunga sui piedi del terzino Calabria.



Calabria controlla tutto solo, carica e calcia. Nel mentre Ramsey scivola. Boh…