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Quaranta punti in 14 partite sono quanto di più vicino ci possa essere alla perfezione. I bianconeri hanno lasciato per strada soltanto due punti anche se Massimiliano Allegri non si accontenta e tiene la sua Juve sulla corda. "La battaglia è ancora lunga perché per vincere il campionato ci vorranno almeno 30 vittorie e per ora abbiamo giocato solo 14 partite", ha ammesso il tecnico bianconero in conferenza stampa. La Juve macina punti e, rispetto alle passate stagioni, ha un gioco più fluido, con più qualità.  

DIFETTI - Per quasi tutti gli addetti ai lavori, una Juve con questa media punti e questa qualità di gioco è una squadra praticamente perfetta. Allegri, però, non la pensa proprio così e anzi avverte i suoi giocatori su quelli che, al momento, sono i punti critici della squadra. Il primo è sotto gli occhi di tutti: la Juve non segna su calcio di punizione. Nonostante i suoi specialisti. Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Miralem Pjanic sono ancora a secco. "A Firenze abbiamo avuto tre buone opportunità su calcio piazzato, ne dovevamo sfruttare almeno uno", ha ammesso Allegri in conferenza. L'altro problema, secondo Max, è di natura tattica: "A Firenze a un certo punto ci siamo spaccati in due, andiamo di là e non concludiamo e su quello dobbiamo migliorare. E' l'unica situazione nella quale diventiamo vulnerabili. Dobbiamo rimanere più compatti possibile". Nonostante la qualità straripante dei bianconeri la compattezza resta un pallino del tecnico bianconero. I suoi avvertimenti alla vigilia della partita devono rimanere ben impressi nella testa dei calciatori perché sebbene il big match di questa sera sia più decisivo per i nerazzurri che per i bianconeri, la partita contro l'Inter resta comunque la più sentita dell'anno per i tifosi. E stasera non esistono alternative alla vittoria. Max ha indicato la via.

@lorebetto