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Morata non è ancora al top della forma a causa di un virus, dunque stasera toccherà ancora a Dejan Kulusevski contro il Crotone, uno dei peggiori nella partita del Do Dragao. Dopo un inizio brillante di stagione, lo svedese si è perso nel tortuoso sentiero della giovinezza, soccombendo alla concorrenza dello spagnolo in attacco, mentre in fascia a quella di Chiesa. I recenti infortuni che stanno devastando la rosa di Pirlo hanno però riportare al centro dell’attenzione il classe 2000 prelevato per 44 milioni di euro dall’Atalanta, chiamato ad una prestazione decisamente diversa rispetto a quella fornita in Champions League. Non solo impegno fisico, ci vuole più abnegazione nella tattica.

IL COLLOQUIO E I VIDEO - "Era dispiaciuto per la gara dell'altra sera, non ha trovato la posizione ideale in campo. Anche l'altro giorno gli ho chiesto se avesse visto la partita, mi ha ripetuto le stesse cose viste insieme. Non era riuscito ad avere le energie giuste e soprattutto la posizione in campo. Sta facendo una buona stagione, è al primo anno in una grande squadra. In partite così importanti un po' di nervosismo può venire fuori. Ha vent'anni e tempo per rifarsi". Parole e musica di Andrea Pirlo, che in conferenza stampa ha raccontato del colloquio andato in scena tra i due. Più di una semplice chiacchierata, un confronto video in cui hanno analizzato tatticamente la partita dell’ex Parma. Movimenti, posizione, partecipazione alla gara, predisposizione all’adattamento tattico, tanti gli elementi sul banco in cui recentemente lo svedese ha peccato.

IMPEGNO MAGGIORE - Posizione in campo sbagliata e scarsa intensità. Pirlo chiede di più a Kulusevski, che di più a se stesso. Entrambi non vogliono più vedere una gara come quella di Oporto, dove lo svedese ha navigato in un mare a lui sconosciuto. Adesso bussola in mano e tanta dedizione, perché il giovane talento vuole scrollarsi di dosso le recenti critiche ed emergere nel ruolo di quarta punta, quello in cui Pirlo lo sta impiegando più spesso. L’occasione a portata di mano tra una manciata di ore, questa volta da non fallire.