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Come in ogni big match, ci sono sfide interne che vale la pena raccontare. Come quella tra i due attaccanti di peso di Juventus e Atalanta, che stasera si affronteranno nella finale di Coppa Italia. Da una parte Alvaro Morata, dall’altra Duvan Zapata, che l’edizione odierna di Tuttosport ha definito ‘le due facce del gol’.

Ad un primo sguardo, la vena realizzativa può confondere. 19 gol in 47 presenze stagionali per il colombiano, 18 in 43 per lo spagnolo, dati che racchiudono molto altro. Partiamo dall’attaccante bianconero, che stasera rischia un’altra panchina in favore di Dybala. La sua seconda avventura in bianconero è stata un’altalena, che ha raggiunto il suo picco massimo nella prima parte di campionato, da incorniciare, per poi scendere lentamente nel 2021. Complice una condizione fisica alterata dal citomegalovirus nei primi mesi del nuovo anno, Morata non è più riuscito a lasciare il segno, vivendo la maggior parte delle gare dalla panchina dopo il rientro della Joya. Montagne russe che hanno infuso dubbi anche alla dirigenza bianconera, non più sicura di prolungare il prestito del giocatore di proprietà dell’Atletico Madrid per un’altra stagione, dietro il versamento di 10 milioni di euro. Opposta la stagione di Zapata, che sta vivendo un ritorno da urlo. Duvan ha ritrovato una forma fisica smagliante: gioca di sponda per trequartisti e fasce, corre, lotta e spacca le difese con accelerazioni incontenibili. Non è un caso, infatti, che 12 dei 15 gol in Serie A sono arrivati nel 2021. Leader della Dea, ha già vinto una finale di Coppa Italia con il Napoli, nel 2014. De Ligt e compagni avvisati, soprattutto alla luce delle 7 reti in 10 incontri siglate dal 2016 in poi dall'ex Sampdoria. ​Chi risveglia il proprio istinto nelle finali, invece, è proprio Alvaro, come successo contro gli stessi partenopei in Supercoppa.