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Due stagioni alla Juventus per l'ex centrocampista Giuliano Giannichedda, che dal 2005 al 2007 ha totalizzato 46 presenze. Arrivò dalla Lazio con la quale aveva vinto una Coppa Italia. Gioie e dolori in bianconero: uno scudetto - poi assegnato all'Inter - e una retrocessione in B dopo l'inchiesta Calciopoli. Ricordi di una Juve che fu. Ai nostri microfoni Giannichedda ha presentato da doppio ex la sfida di stasera con la Lazio. 

Che partita si aspetta?
"Una bella gara. La Lazio è la squadra più in forma e gioca un buo calcio, la Juventus vorrà riscattare il mezzo passo falso con il Sassuolo. Non sarà una partita semplice".

Quali saranno i giocatori chiave?
"Quelli che stanno meglio sono Immobile da una parte e Dybala dall'altra, ma io penso che nelle sfide difficili e importanti come queste esca fuori il vero Cristiano Ronaldo".

Che idea ti sei fatto della situazione del portoghese vista da fuori?
"E' normale che giocatori di quella portata che quando scendono in campo danno sempre il 100% sia con il club che in nazionale perdano qualche energia psicofisica, ci può stare che non sia molto in forma. La gestione da parte di Sarri è stata giusta, forse la situazione è stata ingigantita perché il protagonista era lui".

Che ricordi hai della tua esperienza in bianconero?
"Bellissima, perché prima abbiamo vinto uno scudetto e poi, anche se siamo scesi in Serie B, eravamo un po' la squadra simpatia. A livello umano sono cresciuto molto perché ero in una società organizzata a livello mondiale, dove c'è rispetto per tutti e si respira la cultura del lavoro".

Com'è nata l'idea di scendere in B con la Juve?
"E' stata una decisione immediata. Quando giocatori come Nedved, Buffon, e Del Piero ti dicono che rimangono perché lì c'è una storia importante, è chiaro che di fai trasportare da questi campioni dentro e fuori dal campo".

Punti in comune e differenze tra la tua e questa squadra?
"La Juve attuale si sta avvicinando sempre di più alla mia, che era piena di campioni: undici di quei giocatori fecero la finale mondiale. E anche in quella attuale ci sono tanti giocatori fortissimi. La differenza è nella filosofia: noi dimostravamo in campo la nostra forza, ma non c'era questo dominio del gioco".

E' l'anno buono per la Champions?
"La squadra è costruita per vincerla, i tifosi la vogliono. Ma non è così facile, dipende da molti fattori. Verso marzo/aprile si potrà delineare qualcosa, sicuramente arriverà tra le prime quattro. Se poi arriva alla fase decisiva nella forma attuale...".

Chi è stato finora il giocatore più decisivo della stagione bianconera?
"Paulo Dybala. Ha ritrovato la brillantezza e la mentalità di due anni fa. Si diverte e fa divertire. Se continua su questi livelli in futuro può anche vincere il Pallone d'Oro, anche se dovrà giocarsela con un 'certo' Mbappé".