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Lapo Elkann è un vulcano sempre acceso. Ribolle di idee e di sogni magmatici che la sua passione di uomo curioso della vita e la sua abilità artistico-imprenditoriale provvederanno a rendere reali. Sempre in corsa contro il tempo. Perennemente “ovunque” anche per dribblare la noia. Proprio come nonno Gianni. Un caffè al volo, per esempio. In piedi, davanti al bancone del bar allestito in quello che grazie a lui e alla sua fantasia è ormai diventato il luogo d’eccellenza per la Milano non più “da bere” ma da poter “gustare” guidati dal senso dell’arte e della cultura in senso ampio per un viaggio che lega il passato al futuro. A corredo, non secondario, la cucina del “maitre” Carlo Cracco a costo assolutamente ragionevole. L’alloure, insomma, può e deve essere anche al servizio delle persone comuni.

Lo incontro, per la prima colazione, nel suo Garage Italia Coustoms di Piazzale Accursio che era la palazzina a due piani voluta nel 1953 da Enrico Mattei per Agip Supercortemaggiore e che ora è una sorta di tempio dedicato alla “grande bellezza” sintetizzata da esposizioni di automobili d’antan e motociclette e da invenzioni stilistiche assortite che lasciano davvero senza fiato. Il tutto per il design di Michele De Lucchi. E’ decisamente “sottopressione” l’erede della Famiglia che Maria Sole Agnelli ha voluto definire “Il più simile a mio fratello l’Avvocato”. Un aereo lo attende con destinazione Roma dove si recherà per definire gli ultimi dettagli per la collaborazione con Pharrell Williams nel settore occhiali e abbigliamento. Urge un attimo di relax. Glielo dico. Sorride e si rifugia tra le braccia di un grande amore chiamato Juventus e mi prega di fargli da tramite per rendere pubblica una riflessione alla quale tiene in modo particolare. La scrive e la descrive di getto. Per un campione bianconero e per un amico.

“Dopodomani Gigi Buffon compirà quarant’anni. Un’età molto importante per un uomo in senso generale, ma soprattutto per uno che ha fatto del calcio la sua professione ai massimi livelli. Ero ragazzino e ricordo Dino Zoff il quale proprio sulla soglia dei quaranta decise di lasciare il mondo del pallone giocato. Una scelta triste, anche se fatale perché certi miti dovrebbero rimanere eterni non solo in quanto tali ma per lo spessore umano che possiedono. Ora, per ciò che riguarda Buffon e a parte gli auguri per il suo compleanno che gli faccio con tutto il cuore, voglio dire al nostro grande campione di cancellare ogni tipo di perplessità che può avere in questo momento sul fatto se continuare a giocare o meno. Lui deve restare, almeno per un’altra stagione ancora. Ha fatto cose meravigliose per la Juventus e può tranquillamente continuare a farle in attesa che davvero le forze fisiche e psicologiche gli vengano meno. Ma la sua storia, in ogni caso, non si chiuderà con un addio. Buffon, infatti, possiede tutte le caratteristiche giuste per continuare a realizzare grandi cose per la Juventus anche non come giocatore. Non solo, Gigi è l’uomo che può aiutare l’intero calcio italiano a darsi finalmente una regolata sia sotto il profilo dell’organizzazione e sia sotto l’aspetto morale. Davanti a lui vedo un grande futuro”.

Firmato Lapo. Al prossimo caffè, mon ami.