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Torinese di sangue siculo. Inevitabilmente juventino, verrebbe da dire. E infatti Davide Lanzafame, nonostante un provino col Toro da bambino, è cresciuto nel vivaio bianconero. Passato pure attraverso paragoni importanti con Cristiano Ronaldo, non è riuscito però ad affermarsi alla Juventus. Per trovare la sua dimensione, si è spostato dalle sponde del Po e dei suoi affluenti a quelle del Danubio. E che dimensione! Nella splendida Budapest, negli ultimi 4 anni, ha vinto due campionati e una coppa d'Ungheria ed è stato due volte capocannoniere del campionato. Ha fatto ciò con due squadre storiche della capitale magiara, la Honved e il Ferencvaros. Già, quel Ferencvaros che la Juve incontrerà nei gironi di Champions League.

Davide, con la maglia biancoverde del Ferencvaros hai vinto il titolo nazionale nel 2018-2019 da capocannoniere, al primo anno di Rebrov da allenatore. Ci racconti quella esperienza?

Bellissima soddisfazione, ricordo quell'annata con grande affetto. Fu pazzesca, formidabile, piena di ricordi emozionanti. Più in generale, in Ungheria ho vissuto 4 anni splendidi, sempre in doppia cifra. Il calcio ungherese è in espansione dal punto di vista economico, è uno dei pochi campionati solidi a livello finanziario, e non è poco considerando il periodo storico. E la Nazionale, guidata da Marco Rossi mio primo allenatore alla Honved, sta facendo bene. Molti non conoscono questo Paese, ma poi quando vengono dicono che è magnifico. E Budapest è una città dove si vive sicuri, con una buonissima qualità della vita. Con la mia famiglia andremo a stabilirci lì.

Mentre ora sei in Turchia...

Sì, dopo aver vinto tutto in Ungheria ho accettato una nuova sfida, avevo bisogno di trovare nuovi stimoli e mettermi ulteriormente alla prova. Quest'estate mi sono trasferito nell'Adana Demirspor ("serie B" turca). La Turchia è una realtà totalmente diversa, il calcio è differente, ho bisogno di tempo per adattarmi. Ma siamo molto forti, il presidente ha allestito una squadra per salire in prima divisione.

Tornando al Ferencvaros, che squadra è? Ai preliminari ha eliminato squadre come Celtic e Dinamo Zagabria!

Hanno un allenatore davvero molto valido come Rebrov, che sta ottenendo davvero il massimo del suo potenziale. L'anno scorso hanno disputato i gironi di Europa League sfiorando la qualificazione al turno successivo, ora in Champions sarà più difficile. Segnalo in particolare 4 giocatori: il portiere Denes Dibusz, che ha giocato anche in nazionale ungherese; il difensore sloveno Miha Blazic; l'ala destra ucraina Oleksandr Zubkov e il funambolico Tokmac Nguen.

E della Juventus attuale cosa pensi?

Cambia allenatori ma è sempre formata da campioni. Pirlo porterà nuove idee e più leggerezza, che a questo calcio fa sempre bene. C'è sempre molto stress da parte di media e tifosi. Per un discorso di gestione come quello che deve avere la Juve, Pirlo può andare alla grande, anche perché gli allenatori di queste grandi squadre se portano leggerezza e serenità possono creare un connubio importante. Sarri e Allegri sono di età differente, l'aspetto comunicativo per loro è importante ma non come per la nuova generazione degli Zidane, dei De Zerbi e appunto di Pirlo. I nuovi tecnici faranno più leva sulla comunicazione facendosi rispettare senza alzare la voce, e dando input nuovi ai giocatori dal punto di vista tecnico-tattico. È molto stimolante per i giocatori, dopo una vita con determinati concetti: una freschezza nuova di idee può creare molto entusiasmo.

Arrivato a 33 anni, guardando indietro alla tua carriera hai qualche rimpianto?

La mia carriera è fatta di alti e bassi, ma una delle mie caratteristiche è di non guardare mai indietro ed essere orgoglioso di quanto ho fatto fino a oggi. Chiaro che in certi momenti poteva andare meglio, ma anche finire peggio in molti altri. Mettendola sulla bilancia, la mia carriera ad oggi mi soddisfa, soprattutto perché per un italiano sapersi far valere e vincere all'estero è una doppia soddisfazione. Da straniero non è così semplice come si può pensare.

Per chi batterà il tuo cuore tra Juve e Ferencvaros?

Da 6 a 19 anni ho vissuto la trafila giovanile nella Juve, toccando anche la prima squadra con Delneri. Il Ferencvaros è stata una parentesi breve ma intensissima. Spero in un pareggio.

Infine, non ti chiederò di quel celebre paragone con Cristiano Ronaldo. Bensì ti domando chi preferisci tu tra Messi e CR7

Ho un debole per Ronaldo! Senza nulla togliere a Messi che è un fenomeno, anzi ha doti naturali che lo rendono il migliore della storia, però Ronaldo per il lavoro, la tenacia, il carattere e la completezza mi piace tantissimo: secondo molti è inferiore a Messi, ma non mi piace questa visione. Basta guardare i numeri, tra palloni d'oro e vittorie: col duro lavoro ha dimostrato di stare al passo con Messi.