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Marco Landucci, dopo il Monza, parla così del momento della Juve. 

ESPULSIONE DI MARIA - "Predominio territoriale del Monza, si deve far meglio. Di Maria è stato tartassato, Izzo usa queste tattiche... lui ha reagito, credo che l'espulsione - e mi dicono - sia stata giusta. Nel secondo tempo potevamo fare gol. Dobbiamo chiacchierare poco e fare fatti. Parlare non serve, bisogna far meglio sicuramente. Era difficile dopo mercoledì, rialzarsi dopo la botta. Le scuse non servono, bisogna stare zitti e pedalare". 

DA COSA RIPARTIRE - "La spaccatura? Solo con il lavoro si riparte. Nessuno è contento, è un momento difficile, i tifosi non sono contenti ma non lo siamo neanche noi. Per venire fuori da questa situazione bisogna lavorare e migliorare. All'inizio facciamo buone parti di gara, vogliamo fare ma non riusciamo. Bisogna lavorare e fare meglio tutti, da parte dello staff, dell'allenatore, serve remare sulla stessa direzione". 

CONFRONTO - "Il mister non può entrare negli spogliatoi, non l'ho ancora visto. E' squalificato, non può entrare". 

LE PAROLE DI ALLEGRI - "Hanno condizionato? No, sicuramente no. Il gruppo è sempre stato sano, ottimo. Nessun problema con nessuno. Quando mancano 4-5 giocatori si sentono in una squadra, va fatto meglio, dobbiamo solo fare meglio. C'è da mettere la testa su e fare meglio, conta solo fare fatti". 

ANALOGIE CON IL 2015 - "Problemi più difficili? Sono tutti risolvibili i problemi, serve fare meglio e sono convinto che lo faremo. Non possiamo dire altrimenti, bisogna rientrare tutti e fare meglio tutti. E' l'unica cosa che non ci fa arrendere. Non ci arrendiamo. Le partite vanno avanti, si rigioca e ci prepariamo per le prossime. Sembra tutto nero, bisogna ritrovare l'azzurro. I fischi dei tifosi? Normale, quando perdi è così. I tifosi contestano, bisogna star zitti e lavorare. Normale la contestazione, la Juve deve fare meglio".

SQUADRA PASSIVA - "Lavorare durante la sosta è dura, restano 4 giocatori, vanno quasi tutti in nazionale. Sarebbe stato meglio rigiocare subito. Bisogna aspettare e niente, la squadra, tutti noi perché si vince e si perde insieme, tutti nella stessa barca, serve venirne fuori. Bisogna dare un segnale e venirne fuori".