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E' uno dei grandi protagonisti della stagione della Lazio. Lo era prima della quarantena obbligatoria, quando da trascinatore guidava i biancocelesti a un solo punto di distanza dalla Juve, e lo è anche dopo, perché in una Lazio in forte calo lui è uno dei pochi a salvarsi. Sergej Milinkovic-Savic la maturità l'ha raggiunta ormai e il suo calcio è a un altro livello rispetto al passato: forte come sempre, ma più continuo. Più sicuro. Ecco perché il salto verrà fatto in questa estate, probabilmente all'estero. Il Sergente è destinato a cambiare squadra, ma l'Italia è un'ipotesi poco percorribile. 

RICHIESTE - Il motivo è da far risalire alla cifra e alle richieste di Lotito: negli ultimi anni il presidente della Lazio ha chiesto dai 100 ai 150 milioni, tornando intorno al centinaio poco prima di questo calo. Ora, Milinkovic ne vale 70, cifra minima per farlo partire di fronte alle richieste di Manchester United e Paris Saint-Germain. E la Juve? 

JUVE - Dopo qualche anno di flirt, qualche ammiccamento, il serbo sembra ormai molto lontano. Quasi impossibile mettersi al tavolo con Lotito, meno che mai abbassare le cifre. Il ds bianconero Fabio Paratici si è mosso spesso alla ricerca di un contatto di un accordo, perché il nome di Sergej l'ha sempre stuzzicato e anche nelle ultime settimane si è informata. Il rinnovo con la Lazio fino al 2024 e Lotito limitano un affare per cui sono sgraditi sconti e pedine di scambio. I rapporti gelidi frenano un affare che resta desiderio, tutti avvisati, anche Milinkovic.