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La prestazione della Juventus a Verona ha messo in luce tutti i problemi dei bianconeri, con la dirigenza che ha deciso di mandare la squadra in ritiro per guardarsi in faccia e ritrovarsi nel chiuso dello spogliatoio, lontano dalle distrazioni e dai tanti attacchi che le stanno piovendo addosso. Tra i più critici, Paolo Bargiggia. Ai microfoni di 1 Football Club, su 1 Station Radio, il giornalista ha fatto i complimenti a Igor Tudor, che a suo dire "ha dato una lezione di calcio alla Juventus, non tanto per il risultato ma per come ha giocato e gioca l’Hellas Verona". Dopodiché ha affondato su Massimiliano Allegri e sulla dirigenza.

La Juventus è una squadra morta e smarrita, con i calciatori che sono disorientati - ha dichiarato Bargiggia -: ogni partita Allegri critica un paio dei suoi, gli stessi che fino a qualche mese fa venivano riconosciuti come i miglior in Italia". Dopodiché, il giornalista ha aggiunto che l'aver richiamato il tecnico toscano "è l’ennesima scelta fallimentare della società, pagata anche a caro prezzo perché il tecnico percepisce 9 milioni di euro netti all’anno, 2 in più rispetto alla scorsa esperienza".

Secondo Bargiggia, la Juventus non può esonerare Allegri perché "è con le spalle al muro: il rosso in bilancio non consentirebbe di sostituire il toscano, che è rimasto alla sua vecchia idea di calcio senza aggiornarsi, a differenza di gente come Pioli e Spalletti. Allegri soffre di sopravvalutazione di sé stesso, e se a questo aggiungiamo che Andrea Agnelli ha mandato via Marotta e Paratici affidandosi solo a Nedved, il quale sembra uno scalmanato facinoroso che guarda le partite tifando Juve, la frittata è fatta. Mandare la squadra in ritiro è roba da squadrette di zona retrocessione, non è lo stile della Juventus".

Bargiggia ne ha anche per il diesse, Federico Cherubini, e l'amministratore delegato, Maurizio Arrivabene: il primo "è un parafulmini", il secondo invece "è arrivato dalla Formula1, dunque non è del mestiere".