commenta
E’ da poco terminata l’assemblea della Lega Serie A, tenutasi in videoconferenza: le società hanno prodotto un documento, che verrà girato al presidente della Fugc Gabriele Gravina, che poi lo andrà a discutere con il Coni e con Vincenzo Spadafora, ministro per lo Sport.

LA RICHIESTA - I club hanno presentato diverse richieste, valutate sulla base di una possibile perdita di 720 milioni di euro, qualora la Serie A non dovesse ripartire a causa del coronavirus. La cifra, enorme, sarebbe il frutto dei mancati incassi tra botteghino, diritti tv e merchandising. Le società hanno chiesto un aiuto economico al governo, in un documento composto da sei punti: misure economiche per sostenere il costo del lavoro, tin diverso piano di ammortamento, nuove forme di finanziamento, come le scommesse sportive. Poi una diversa organizzazione della vendita dei diritti sportivi e misure utili a incentivare la costruzione di rinnovate infrastrutture.

NO AI PLAYOFF - Gravina, presidente della Figc, a Il Giornale ha dichiarato: “Ripeto da sempre: si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un'altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale. Playoff? Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto. Chi ha responsabilità, così deve comportarsi in queste ore perché non possiamo permetterci di offrire l'immagine di un settore divorato da polemiche intestine, visioni contrapposte, men che meno da minacce di ricorsi”.