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Sarà il modulo? Saranno gli avversari incontrati? Sarà una nuova consapevolezza? Comunque, sarà stato qualcosa. Perché la Juve ha cambiato passo e soprattutto ha iniziato a giocare. Con chiarezza. Con forza. Con ambizione. Perché non sarà cambiato il prodotto finale, ma qualcosa in più in fase offensiva si sta aggiungendo. Non solo nella gestione delle singole azioni e dei singoli uomini, ma nella creazione di un'idea. Sfruttando tutto il campo. E provando a innescare gli inserimenti di chi viene dentro. 

NON SOLO TATTICA - No, nessuna nozione tattica: al centro del progetto c'è la voglia di andare a riprendersi tutto ciò che è venuto meno in questi mesi. L'aggressione sulle seconde palle, la conquista dei centimetri, la squadra che - compatta - avanza e indietreggia a seconda delle necessità. Oggi ha funzionato tutto e addirittura per la Juve è sembrato scontato, come fosse la naturalezza di una big contro una squadra in difficoltà. E invece, quante volte i bianconeri si sono ritrovati a rovinarsi la vita da soli? Magari con una disattenzione. Magari con un pizzico di sfortuna. Ecco, la grande notizia, la più importante, è che anche a questa squadra può filare tutto liscio come l'olio. Anche se Morata se ne divora due. Anche se Dybala non è in serata di grazia e comunque sigla l'ultima e decisiva rete.

DA ADESSO IN POI - Allegri ha comunque il tredicesimo attacco del campionato, la Juve ha tutto sommato 22 gol, gli stessi della Sampdoria di D'Aversa. Numeri chiari che non nascondono - anzi - i problemi sotto al tappeto, semmai lo spolverano un pochino, tolgono le briciole in superficie, danno una nuova traccia ma non cambiano esattamente la difficile rotta che ormai ha intrapreso questa squadra. Per vincere in scioltezza, serve oggettivamente fare e rifare. Per una volta, non c'è stato il disfare. Sono passi in avanti, comunque. E vanno presi per tali, senza esaltarsi o buttarsi giù, senza pretendere né concedere. Insomma: mezze misure. Però forti. Da un gol nel primo tempo e un altro nella ripresa. Così fan tutte le big. E la Juve, per una sera, riscopre la serenità della grande squadra, senza guardare la classifica.