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50 chilometri di distanza, una mezz’ora abbondante di viaggio in macchina. Niente di trascendentale, migliaia di pendolari percorrono distanze ben più lunghe ogni giorno per raggiungere il luogo di lavoro. Certo, se hai otto anni e quasi ogni giorno ti ritrovi a passare tutto quel tempo in macchina la prospettiva un po’ cambia. Come si suol dire, però, il gioco vale la candela se quando scendi dal mezzo ti si aprono davanti le porte del centro sportivo della Juventus. Deve aver pensato questo Luis Hasa che nel 2012 è un giovanissimo calciatore del San Domenico Savio e viene notato da un osservatore della società bianconera che lavora nell’astigiano e che decide di portarlo nella Scuola calcio della Vecchia Signora. E deve pensarlo ancora di più oggi che da sotto quota – è un classe 2004 – si sta guadagnando la fiducia di mister Bonatti e un minutaggio sempre più importante nella Juventus Primavera.

PROFILO - Essere notati dagli scout bianconeri, fare tutta la trafila delle giovanili nella Juventus: non sono cose che succedono a tutti i ragazzini che decidono di dare calci ad un pallone e vogliono dire che le qualità ci sono. Se, poi, si ha un fisico non certo imponente – qualità che osservatori e tecnici dei settori giovanili professionisti tendono a guardare parecchio – vuol dire che ci sono qualità tecniche innate e coltivate che compensano quello che manca a livello di struttura fisica. Luis Hasa viene impiegato nella maggior parte dei casi da esterno alto, preferibilmente a sinistra. È un calciatore dai piedi educati e con buone doti di dribbling e di spunto sul breve che impensieriscono le difese avversarie. A questo unisce un gran tiro: chiedere a Sava, portiere del Torino Primavera, che durante il Derby della Mole di categoria ha dovuto raccogliere dalla rete una fucilata del calciatore bianconero che si è andata ad infilare sotto il sette. Il primo gol di Hasa nel campionato Primavera, mica male come inizio.

CARRIERA - Le doti di Hasa non sono passate inosservate. Nel luglio 2020 Francesco Totti ha deciso di puntare su di lui e l’ha inserito nella sua scuderia: la CT10 Management. Bonatti già lo conosceva per averlo allenato dell’Under 16 bianconera e da tecnico della Primavera l’ha inserito gradualmente concedendogli degli spezzoni di partita prima di farlo esordire da titolare nel derby contro il Toro: fiducia ripagata con un gol straordinario e una prestazione complessiva più che positiva. Prestazione che non è passata inosservata all’area tecnica e dirigenziale delle giovanili bianconere che insieme a lui hanno esultato sugli spalti dell’Ale e Ricky di Vinovo. La stagione dell’Under 19 è ancora lunga e ci saranno nuove occasioni per mettersi in mostra: qui Hasa dovrà dimostrare di poter dare continuità e guadagnarsi uno spazio sempre più importante prima di fare il salto nel professionismo.