PROFILO - Essere notati dagli scout bianconeri, fare tutta la trafila delle giovanili nella Juventus: non sono cose che succedono a tutti i ragazzini che decidono di dare calci ad un pallone e vogliono dire che le qualità ci sono. Se, poi, si ha un fisico non certo imponente – qualità che osservatori e tecnici dei settori giovanili professionisti tendono a guardare parecchio – vuol dire che ci sono qualità tecniche innate e coltivate che compensano quello che manca a livello di struttura fisica. Luis Hasa viene impiegato nella maggior parte dei casi da esterno alto, preferibilmente a sinistra. È un calciatore dai piedi educati e con buone doti di dribbling e di spunto sul breve che impensieriscono le difese avversarie. A questo unisce un gran tiro: chiedere a Sava, portiere del Torino Primavera, che durante il Derby della Mole di categoria ha dovuto raccogliere dalla rete una fucilata del calciatore bianconero che si è andata ad infilare sotto il sette. Il primo gol di Hasa nel campionato Primavera, mica male come inizio.
CARRIERA - Le doti di Hasa non sono passate inosservate. Nel luglio 2020 Francesco Totti ha deciso di puntare su di lui e l’ha inserito nella sua scuderia: la CT10 Management. Bonatti già lo conosceva per averlo allenato dell’Under 16 bianconera e da tecnico della Primavera l’ha inserito gradualmente concedendogli degli spezzoni di partita prima di farlo esordire da titolare nel derby contro il Toro: fiducia ripagata con un gol straordinario e una prestazione complessiva più che positiva. Prestazione che non è passata inosservata all’area tecnica e dirigenziale delle giovanili bianconere che insieme a lui hanno esultato sugli spalti dell’Ale e Ricky di Vinovo. La stagione dell’Under 19 è ancora lunga e ci saranno nuove occasioni per mettersi in mostra: qui Hasa dovrà dimostrare di poter dare continuità e guadagnarsi uno spazio sempre più importante prima di fare il salto nel professionismo.