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La Juve ha ritrovato l'entusiasmo dopo le 6 vittorie di fila messe a segno nell'ultima parte del 2022, dove sono arrivati anche successi importanti come quelli contro Inter e Lazio. Ma soprattutto sono arrivate risposte e segnali attesi da molto tempo e che ora sembrano aver portato finalmente nuove certezze in tutto l'ambiente. Dall'allenatore ai singoli, la crescita è stata importante sotto ogni punto di vista, soprattutto sotto quello psicologico. Ora infatti si vede una squadra determinata che ha voglia di lottare su ogni pallone con grande determinazione, con la grande speranza dei tifosi juventiini che questo possa durare fino al termine del campionato. Così come si augurano che possano continuare ad assistere anche alla performance di Adrien Rabiot, autentica rivelazione dei bianconeri. 

SALTO DI QUALITA'- L'ex Psg si è infatti letteralmente conquistato il centrocampo della Vecchia Signora, inanellando una serie di prestazioni che mai fino ad ora avevano fatto emergere tutte le sue vere qualità. Fisicità dirompente con il quale vince la gran parte dei duelli, visione di gioco che anche un regista gli indivierebbe e senso dell'inserimento che lo hanno portato a reallizzare un maggior numero di reti rispetto alle annate precedenti.

IL GRANDE DUBBIO - Ma quello su cui si sta interrogando la società da qualche giorno a questa parte è cosa fare del suo futuro. Già, perchè la richiesta avanzata dalla madre agente Veronique per un triennale da 10 milioni a stagione, fa vacillare molto la società della Continassa. Anzi, a dirla tutta difficilmente verrà rinnovato il contratto del giocatore a queste cifre, ma bisogna tenere in considerazione anche i fattori elencati sopra. Intendiamoci, la cifra richiesta è piuttosto elevata e difficilmente spendibile per Rabiot, ma se le premesse sono queste, diventa anche difficile al giorno d'oggi investire su qualcun' altro con delle spese inferiori. Ecco perchè in casa Juve devono valutare attentamente cosa fare del cartellino del francese, senza 'prendere conclusioni affrettate'.