Sempre stando a quanto riporta Panorama, Ginatta viveva nel golf resort della Mandria, fuori Torino, vicinissimo al presidente bianconero. In più, era uno spettatore abituale delle partite della Juve, sempre seduto al suo fianco in tribuna d’onore. I rapporti tra i due si sarebbero poi raffreddati per le disgrazie giudiziarie.
Negli stabilimenti dell’ex-Fiat di Termini Imerese sono state ritrovate varie sostanze pericolose per la salute dei lavoratori, ed è proprio sullo stabilimento che verte la prima preoccupazione. Nella richiesta di scarcerazione, Ginatta dichiarò che "l'iniziativa di rilevare Termini Imerese fu caldeggiata da Fiat con contratti già firmati con Fiat per circa 182 milioni". L’unico che commissionò qualcosa a Ginatta fu Lapo Elkann per Garage Italia.
Ma c’è un altro elemento a collegare la famiglia Ginatta agli Agnelli. Nel 2019, Investimenti Industriali era divisa al 50% fra i due soci. Agnelli varò l’aumento di capitale che lo portò ad avere la maggioranza, con Matteo Ginatta (non ancora sotto inchiesta) che prese il posto del padre come amministratore unico (sotto inchiesta penale). Il presidente eletto fu Francesco Roncaglio, guida operativa della Lamse di Agnelli e membro del cds della Juventus. Sarebbe proprio lui – si legge – il collegamento più importante fra gli Agnelli e i Ginatta.