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Si avvicina il giorno della verità per la Juventus e Andrea Agnelli. No, non stiamo parlando di campo ma di questione che vanno oltre al rettangolo verde. Venerdì prossimo, infatti il Procuratore FIGC Giuseppe Pecoraro terrà una requisitoria dinanzi a Cesare Mastrocola, presidente del Tribunale sportivo sezione disciplinare chiedendo una pena molto alta (dai due ai tre anni) per il presidente della Juventus Andrea Agnelli, accusato di aver intrattenuto rapporti con parte della tifoseria organizzata bianconera. Il comportamento è vietato dalle norme federali e come aggravante c’è anche l’eventualità che Agnelli possa essere stato a conoscenza del profilo malavitoso di alcuni dei suoi interlocutori. Dopo la requisitoria di Pecoraro il Tribunale potrebbe emettere una sentenza entro pochi giorni o addirittura in poche ore e, in caso di condanna superiore ad un anno e un giorno. il numero uno della Juventus sarebbe automaticamente costretto a rinunciare al suo mandato di presidente. A pochi giorni dalla requisitoria di Pecoraro, come sta reagendo il titolo della Juventus in Borsa?

Nelle ultime settimane il titolo bianconero ha fatto un balzo in avanti in un contesto di mercato che però, al momento, resta piuttosto stabile, per questo il passo in avanti del titolo bianconero fa sorgere alcune domande. Dalla scorsa estate il valore del titolo delle società è balzato dagli 0,50 agli 0,80 attuali. L’avvicinarsi della sentenza potrebbe far ripartire tutti quei meccanismi che già nei mesi scorsi abbiamo analizzato qui su IlBiancoNero.com. Una sentenza particolarmente pesante nei confronti di Agnelli potrebbe portare a due conseguenze. La prima: Agnelli sarebbe costretto a lasciare la presidenza della Juventus lasciando via libera a un nuovo presidente e chissà, anche a nuovi azionisti. La seconda, già anticipata settimane fa da IlBiancoNero.com potrebbe essere quella che vede Agnelli acquisire la maggioranza delle quote bianconere grazie all’aiuto di due fondi diventando a tutti gli effetti il proprietario del club staccandosi così dalla Exor e dal cugino John. In questo momento tutte le strade sono aperte ma è proprio in questo periodo e in queste circostanze che la macchina della borsa si attiva.

Un vecchio refrain degli uomini di borsa è infatti: compra sulla ‘voce’ e vendi sulla notizia. Di voci, in questo momento, ce ne sono fin troppe, così come di opzioni sul tavolo, opzioni più o meno attivabili a seconda di quella che sarà la sentenza che dal prossimo venerdì potrebbe arrivare in ogni momento cambiando, così, il presente ed il futuro della Juventus. Il titolo bianconero ha enormi potenzialità e la sentenza potrebbe cambiare radicalmente la struttura della governante bianconera, una reazione a catena che partendo dalla decisione del Tribunale Sportivo avrebbe conseguenze politiche ed economiche sugli equilibri della società stessa. In questo senso la borsa sta ‘premiando’ il possibile cambiamento in seno alla Juventus e non sta penalizzando il fatto che Agnelli potrebbe andarsene dopo la gestione vincente degli ultimi anni. La ‘precarietà’ percepita del presidente bianconero diventa – paradossalmente - un punto di forza in borsa visto gli operatori considerano le novità come opportunità e non come problematiche. Al momento ogni possibilità resta aperta e la sentenza tanto attesa potrebbe essere percepita dal mercato come un nuovo inizio e il titolo potrebbe finalmente riprendere i valori di 1,35 euro, prezzo di collocamento nel 2001.