Ronaldo in campionato ha segnato 14 gol, gli stessi di Quagliarella e Zapata che stanno disputando una stagione eccezionale ma - non crediamo si offendano - non hanno niente di Messi, tanto per citare il grande rivale del campione portoghese. Va peggio se andiamo a togliere i rigori alla classifica dei cannonieri della serie A (Cristiano tra l’altro ne ha fallito uno giusto ieri sera): Zapata 13 reti, Quagliarella 12, Piatek e Milik 11, Ronaldo 10. Al netto dei penalty, CR7 è addirittura quinto.
Nella stagione, poi, Ronaldo ha segnato 16 gol, e siamo già a metà, forse oltre (dipende da quanto sarà lungo il cammino della Juve in Champions). Ebbene, nei suoi nove anni al Real di reti ne ha realizzate 450: la media è semplice da calcolare, fa 50. Per confermarla, da qui a maggio Cristiano dovrebbe andare a bersaglio 34 volte: non è impossibile, ma è molto, molto, molto difficile anche per un fenomeno quale lui indubbiamente è. Nella peggiore stagione al Real, la prima, si è fermato a 33 gol, comunque più del doppio di oggi; nelle altre non è mai sceso sotto quota 42.
La domanda dunque diventa: Ronaldo segna poco (si fa per dire) per colpa sua oppure per merito delle difese italiane? La risposta non può essere certa, e probabilmente non è univoca: un po’ l’uno e un po’ l’altro, insomma. Ma se dovessimo indicare un motivo preponderante, opteremmo per le responsabilità di CR7. Anche perché la Champions è sempre la stessa, sia che la si giochi con il Real che con la Juve, e lì è fermo a un gol (il suo peggior bottino a Madrid è stato di sei reti, ma negli ultimi sette anni non è mai sceso sotto i dieci).
Sempre che non abbia qualche responsabilità la stessa Juve, che non lo mette nelle condizioni di segnare a valanga come il Real. Anche se contro il Chievo è stato lui a sbagliare troppe occasioni facili…
@steagresti