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Era il 2015 e la Juventus vinceva aritmeticamente il suo 33esimo scudetto. La certezza del titolo, il primo della gestione Allegri, arrivò con la vittoria contro la Sampdoria allo stadio Marassi: a firmare il gol decisivo ci pensò uno degli uomini-simbolo della stagione, Arturo Vidal, con un grande colpo di testa sul secondo palo su assist di Lichtsteiner. Lo 0-1 al triplice fischio incoronò la Juve campione d'Italia, facendo scoppiare la festa bianconera a Genova. A fine stagione sarebbe arrivato anche lo storico trionfo in Coppa Italia. Ma che partita fu? 

DAI SUSSULTI AL COLPO - Una partita certamente bloccata, ecco come fu. Il primo sussulto arriva a un'ora dall'inizio della gara: non ci sono Pirlo, Chiellini e Morata, ma Allegri lancia in campo Tevez. Max la vuole chiudere: l'Apache è dentro con quella missione lì. Occhi puntati sull'argentino, mentre le due squadre danno vita a un primo tempo equilibrato che si anima di due tentativi di Soriano. Llorente aggredisce alto e tiene botta, e dopo 32 minuti è proprio lo spagnolo ad aprire per Lichtsteiner che lancia sulla testa di Vidal il gol dell'1-0. Tevez spaventa Viviano, Mihajlovic prova a rispondere ad Allegri ma non ce n'è. Vince la Juve. Lo scudetto e la partita, in contemporanea. Ed è bellissimo.