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Lì, sulla riva del fiume, li sta vedendo scorrere tutti. Doveva essere il primo della lista ad andarsene, per mille motivi. Negli ultimi giorni è praticamente l'unico di cui Fabio Paratici non ha dovuto o potuto parlare in sede di calciomercato. L'estate di Gonzalo Higuain scorre secondo i suoi piani, non quelli della Juve. Un'apertura minima alla Roma e nulla più per ora, aspettando di vedere quanto il resto del mercato possa effettivamente obbligarlo a lasciare nuovamente la Juve, costringendo i giallorossi a valutare con sempre più convinzione delle alternative e il club bianconero ad accelerare su altri fronti per fare cassa.

IL RIBALTONE – Non può definirsi un vincitore, non ancora. Ma Higuain è ancora lì al suo posto. Anche senza la sua vecchia maglia (numero 9), anche senza che sia possibile acquistare la sua nuova maglia (numero 21). La posizione della Juve non cambia, andrà venduto. Nemmeno la sua, vuole restare. Intanto Moise Kean ha bruciato tutti, diventando il primo attaccante a lasciare la base. Intanto Mario Mandzukic potrebbe finire al Manchester United anche senza il maxi-scambio tra Paulo Dybala e Romelu Lukau. La Joya, poi, è stato scaricato senza mezze misure anche in maniera peggiore del Pipita. Che invece resiste.

LUKAKU E ICARDI – Allora anche su di lui la Juve è pronta a cambiare strategia. Non decisione. Anche riuscisse a vendere tutte le altre punte centrali, Higuain continuerebbe a non rientrare nei piani bianconeri. Con Paratici che non a casa ha pigiato il piede sull'acceleratore per arrivare agli altri centravanti nel mirino. Indipendentemente da come sia andata a finire, l'obiettivo Lukaku è stato reale. Se poi il belga dovesse andare all'Inter, ecco che tutti gli sforzi della Juve si concentrerebbero su Mauro Icardi. Il braccio di ferro continua insomma. Ma Higuain non molla. E se per il momento non può considerarsi un vincitore, di sicuro non è lui lo sconfitto di queste settimane.