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C'erano 2 rigori per il Milan, non uno solo! E c'era l'espulsione di Benatia, mica di Higuain!

Non sono bastate le oneste dichiarazioni di Gattuso a fine partita (“La Juventus e' fortissima, non ci sono alibi”) o quelle di Romagnoli (“Hanno meritato, sono una delle squadre più forti d'Europa”) per sancire e legittimare pure stavolta l'obiettiva superiorità della Juventus sul Milan.

No, il vizio di dire che la “Juve ruba” in troppi ce l' hanno radicato nel DNA, ed anche di fronte ad un netto 0-2 c'è chi rimane convinto di aver subito un furto. Sostenuto in questo suo fermo convincimento pure da certa stampa (per fortuna, non tutta) abile nel condizionare il noto, e pericolosissimo, “sentimento popolare”.

Succede che a San Siro la Juventus vinca meritatamente la gara col Milan, segnando 2 reti (entrambi belle e regolari), con un possesso palla quasi del 60%, tirando 13 volte contro 5 e persino parando un rigore a Higuain, ma niente, secondo i soliti noti la vittoria è stata sporcata da una serie di "voluti" errori arbitrali.

Lo pensano a Milano, lo confermano a Napoli, in un rinnovato gemellaggio di convenienza contro il nemico comune.
Se non ti allinei, allora faresti meglio a riconsegnare il tesserino da giornalista professionista, perché a sentire la loro giuria d'esperti, non lo sei. Al contrario di quei colleghi che, invece, condividono le loro stesse posizioni: costoro sarebbero tutti da premiare col Pulitzer.

Si comincia dal fallo di mano di Benatia, costato alla Juve un rigore contro. Per altro, correttamente concesso, e poi parato da Szczesny. Ma anche se Higuain lo avesse segnato, la polemica sarebbe montata ugualmente, perché cio' che si desiderava era l'espulsione di Benatia per un secondo giallo che Mazzoleni non gli ha sventolato sotto il naso perché - regolamento alla mano - ha interrotto una chiara occasione da gol (il tiro di Higuain).

Prendiamo pure per buona questa tesi, esiste però sempre la discrezionalità dell'arbitro. Ricordo, in un Juve-Real giocato al JStadium nel 2015, un rigore assegnato alla Juve per fallo in area di Carvajal su Tevez. Al madridista, già ammonito, l'arbitro Atkinson non mostrò il secondo cartellino. Eppure mi è sempre stato detto che in Champions sono inflessibili. Non è così, dipende sempre dalla discrezionalità del direttore di gara. E, su una decisione del genere, la casistica di gialli non estratti è ampia. Chi, per l'occasione, ritira pure fuori il Pjanic dello scorso Inter-Juve non cerca una spiegazione, ma semplicemente la rissa.

Benatia è rimasto in campo, mentre Higuain è stato espulso - nel 2° tempo - per proteste, dopo aver ricevuto l'ammonizione per un fallo abbastanza deciso proprio sul marocchino. Higuain è andato fuori di testa ed ha, con ogni probabilità, detto qualche parola di troppo all'arbitro, che lo ha cacciato. Pesco a caso, dal web, uno dei tanti commenti dei supposti colleghi super-partes: “Higuain torna ad essere espulso dopo due anni: prima col Napoli, ora col Milan. Mai con la Juve”.

Un modo subdolo per far intendere ciò che gli è rimasto volutamente nella penna: alla Juve lo proteggeva la maglia.
A proposito della quale, su Radio Sportiva mi è capitato di ascoltare il commento di un altro noto opinionista tv dire: “Se Benatia avesse avuto addosso un'altra maglia, sarebbe stato espulso”.

Davvero vogliamo far passare il concetto che se un giocatore indossa la divisa del Milan o del Napoli rischia sicure sanzioni, e uno della Juventus no? A leggere o ascoltare certi commenti, parrebbe proprio di sì.

Poi, se a Udine un arbitro concede quasi dieci minuti di recupero, e in quell'extra time un giocatore avversario viene espulso in modo discutibile e la partita finisce quando il Milan passa in vantaggio, in quel caso sulla direzione di gara nessuno ha nulla da eccepire. Fosse successo con la Juventus, avrebbero chiesto la sospensione del campionato.

Non è finita, perché c'è ancora dell'altro: c'è un abbraccio in area Juve tra Chiellini e Romagnoli, con entrambi che poi finiscono a terra.
L'ha spiegata bene Trevisani durante la telecronaca su Sky: “Chiellini tira Romagnoli, Romagnoli tira Chiellini, alla fine tutti e due per terra. Palla alla difesa”. È tutto in queste parole, ma se sei convinto che Mazzoleni abbia voluto favorire la Juventus, di sicuro non cambi idea.
E se il giorno dopo un noto quotidiano sportivo milanese torna sull'episodio e ci fa pure un titolone, ti convinci ancora di più di avere ragione. Sentimento popolare coltivato e incoraggiato.

Concentrando l'attenzione su Benatia, Chiellini e Higuain, si sono persi però di vista altri episodi, quasi tutti altrettanto meritevoli di un minimo d'attenzione ed eventuale commento: un mani in area di Bakayoko, fatto passare in cavalleria, cosi come un paio di falli commessi dal medesimo giocatore e che avrebbero potuto costare il secondo giallo al francese. L'arbitro era sempre Mazzoleni, quello che avrebbe volutamente favorito la Juve, ed ha sorvolato.

Chiedo troppo se le moviole, su giornali,web e tv venissero fatte in modo completo? Forse sì, se da anni si privilegiano solo, esclusivamente, continuamente, gli episodi contro un'unica squadra, sempre la stessa. Non piango, constato.


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