C'è addirittura chi, anche tra colleghi stimati e stimabili, si ostina a insinuare, ad alimentare il veleno di chi (ingiustamente) si sente defraudato. Commentando solo alcuni episodi, non tutti, con un livore e una malafede evidente. Anche in questa stagione: il derby è stato forse il primo caso di una vittoria juventina arrivata anche (non soltanto, anche) a causa di un evidente errore arbitrale, il rigore non concesso al Toro sullo 0-0. In altre partite, tutte le eventuali sviste non sono state decisive, né pro né contro. Prima partita, dopo sedici, con 46 punti conquistati sui 48 disponibili. Parlare di dominio della Juve, momentaneo sia chiaro, è impossibile: che gusto c'è ad accettare la superiorità di un avversario che deve essere odiato a prescindere? Mica si può credere che il Napoli, due scudetti nella sua storia, possa essere meritatamente secondo, è evidente che “il sistema” voglia che sia la Juve a vincere. Per cortesia, tutte fesserie. Pericolose.
E allora, amici, colleghi, fermatevi prima che sia troppo tardi. Che poi, questo chiagni e fotti, fino a questo momento, ha solo portato a tanto rumore, tante distorsioni della realtà, tanto odio in più. Di sicuro non è servito al Napoli per crescere o ridurre il gap. Il campionato è lungo, la Juve può ancora perderlo: ma se la mentalità delle avversarie rimane questa, beh, i bianconeri possono dormire sonni tranquilli e preoccuparsi di una Champions che si fa di nuovo in salita.