commenta
In anticipo, sì, ma il miglior regalo di Natale per la Juventus l’ha portato Simone Zaza. E prima di lui, avevano inviato i propri doni “autunnali” Gonzalo Higuain e Kwadwo Asamoah. C’è un vero corteo di ex bianconeri, in fila per porgere i propri omaggi alla capolista. Parafrasando la classica canzone napoletana, potremmo parlare di “cori grati”: ma la verità è che la serie di errori di chi fino a poco tempo vestiva la maglia bianconera non fa altro che confermare la forza di questa Juve. Migliore degli avversari, migliore del proprio passato.

HIGUAIN - Fiore all’occhiello della campagna acquisti targata Leonardo, approdato al Milan nell’ambito della maxi-operazione che ha coinvolto anche Mattia Caldara e Leonardo Bonucci, il Pipita sta disputando indubbiamente un'annata al di sotto delle aspettative. Ma la sfida da ex contro la Juve a San Siro è da annoverare tra le peggiori prestazioni della sua carriera: rigore fallito (provvidenziale Szczesny) ed espulsione per proteste, a cui sono seguite due giornate di squalifica. Tutto questo mentre l’ex compagno al Real Madrid Cristiano Ronaldo, che ne ha preso il posto alla Juve, faceva esplodere i tifosi bianconeri alla Scala del Calcio.

ASAMOAH - Non avrà fatto rumore come l’affare Higuain, ma l’arrivo dell’esterno ghanese all’Inter doveva - nei piani della dirigenza nerazzurra - costituire un notevole upgrade per la difesa di Spalletti. 30 anni, fisicamente integro e dotato di una notevole esperienza internazionale, Kwadwo ha iniziato bene la propria esperienza a Milano, da terzino o centrocampista aggiunto. Poi il disastro all’Allianz Stadium, quando si è letteralmente addormentato sull’inserimento di Mandzukic: il derby d’Italia l’hanno deciso l’assist di Cancelo, il colpo di testa di Mario… e lo svarione di Asamoah.

ZAZA - Il passaggio del centravanti lucano dalla sponda bianconera a quella granata di Torino non è stato “diretto”: Zaza è tornato all’ombra della Mole dopo l’esperienza valenciana, a due anni di distanza dalla fine dell’avventura con la Juve. Eppure, il derby costituiva l’occasione migliore possibile per riscattare un inizio di stagione “horror”: l’ex Sassuolo non è riuscito a ritagliarsi uno spazio da titolare nell’attacco-tipo formato da Belotti e Iago Falque, fallendo le chance concesse da Mazzarri. Il momento peggiore, invece, è giunto proprio nel match più atteso: passaggio folle dell’attaccante a Ichazo, Mandzukic anticipa il portiere e si guadagna il rigore decisivo. Solo l’ultimo, dei regali offerti dagli ex alla Juve.

@mcarapex