commenta

Non è stata la Juve più bella, questo è innegabile. Anzi, a tratti è stata forse la Juve più brutta di questi sette anni. Ma anche questa Juve rimane la più forte squadra d'Italia, anche se ora gli “anti” amano sminuire il valore di uno scudetto come se fosse il famoso grappolo d'uva prima bramato e poi snobbato dalla volpe. Gli altri sono più furbi evidentemente. Intanto la Juve vince, vince ancora, vince sempre. E questo settimo scudetto consecutivo è di sicuro il più bello, il più importante. Non perché è l'ultimo, ma perché alla pari del primo dell'era Conte, ha un sapore di rivalsa, carico d'orgoglio. Perché si basa proprio su questo: l'orgoglio. Di chi ha tenuto alto l'onore della Juve nonostante i pregiudizi altrui. A un certo punto sembrava, sembra tutt'ora, che il tricolore dovesse prendere la direzione di Napoli perché sì e basta, perché giusto e basta, perché perché perché. Ma il Napoli non ha perso lo scudetto, non avendolo mai avuto realmente in mano. Nè tantomeno la Juve ha rubato lo scudetto al Napoli, basti guardare con equilibrio la sequenza dei tanto reclamati episodi arbitrali che fanno scalpore solo se in grado di favorire i bianconeri e invece possono capitare al contrario. Lo scudetto è stato vinto dalla Juve perché anche in questa stagione si è rivelata essere la squadra più forte: piaccia o non piaccia, ammettere e ribadire di aver mollato in albergo è la più lampante ammissione di debolezza della truppa di Sarri.

 

IL PIU' BELLO – È lo scudetto più bello perché i primi mesi della stagione si sono sviluppati in un contesto storico che aveva già deciso come con l'avvento del Var la Juve avrebbe dovuto abdicare. È lo scudetto più bello perché arriva alla reale fine di un'era, rispetto all'ultimo scudetto di Conte per intenderci resteranno due o tre giocatori al massimo, sempre più vicini a loro volta verso l'ultimo giro di valzer. È lo scudetto più bello perché a un certo punto, ancora e poi ancora, la Juve è stata data per molta e sepolta. È lo scudetto più bello perché dopo Madrid poteva davvero arrivare il crollo. È lo scudetto più bello perché arriva al termine di una stagione in cui tutti si son sentiti in diritto di dire la propria, deridendo o puntando il dito, in tal senso le parole di Chiellini rappresentano il pensiero di tutto il popolo bianconero. È lo scudetto più bello perché fa capire come la Juve abbia sempre e comunque fame di nuovi successi. È lo scudetto più bello perché se non fosse arrivato sarebbe stato la vittoria di tutto e tutti contro la Juve. E invece la Juve vince, vince ancora, vince sempre.

@NicolaBalice