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La Juventus più bella di una stagione infame ricaccia l’Inter nel mondo delle illusioni svanite e si riprende la testa della classifica. Lo fa in uno scenario lunare, per merito di Dybala e di un Maurizio Sarri finalmente ispirato, recitando dal vivo  per i pochi intimi di Sky e per l’immaginazione dei tanti suoi tifosi appesi alla radio. Come appassionati bianconeri possiamo essere soltanto felici per il successo. In qualità di sportivi e di autentici amanti del calcio ci sentiamo in dovere di dissentire da tutti coloro i quali rifiutano l’idea sacrosanta di fermare il giocattolo sino a quando il Paese non sarà tornato ad una accettabile normalità di salute e di costumi.

Il gioco del pallone, come il teatro e la musica e il cinema, fa parte della categoria spettacolo. Il termine per etimologia arriva dal latino “spectare” e cioè “guardare”. Ma se non c’è nessuno osservare, per applaudire o per contestare gli ”attori”, la performance non ha alcun senso e insistere rivolgendosi alla luna è pura paranoia. Sarri sostiene che si debba andare avanti per non dover negare alla gente due ore di leggerezza e di svago infilate in giorni terribili come quelli che stiamo subendo. Il numero delle persone che possono usufruire di questo momento consolatorio è talmente esiguo rispetto a quello dell’intera popolazione da rendere la teoria sarriana perlomeno risibile.

Non vi è dubbio che il campionato debba essere sospeso fin da subito. Lo sostengono il presidente del Cio Malagò, la stessa Federazione e i rappresentanti del sindacato giocatori. La Lega, cocciutamente, fa resistenza con la voce del padrone che sottolinea il grande danno economico provocato da un eventuale stop. Vogliamo ricordare a lorsignori di quanto e di come i lavoratori italiani di ogni categoria e settore in questo momento drammatico stiano vivendo una situazione devastante per la loro sopravvivenza quotidiana. Ristoratori, bar, artigiani, piccoli negozi, taxisti, agenzie turistiche, albergatori, cinema, teatri e quant’altro. Se anche a loro e al loro dramma penserà la Federazione, domani quando si riunirà per deliberare, la Lega verrà commissariata e il calcio del “non spettacolo” verrà giustamente fermato.