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Non si torna più indietro. Ed è giusto così. Aspettando che anche altre società abbiano il coraggio (perché di coraggio si tratta) di unirsi al cammino intrapreso dalla Juventus, la società bianconera insieme alle forze dell'ordine di Torino continua a lanciare messaggi di guerra al marcio della Curva Sud. L'operazione Last Banner forse è solo all'inizio, dopo i dodici arresti di vari capi ultrà due settimane fa negli scorsi giorni sono arrivati decine di daspo. Poi quando le partite cominciano, all'Allianz Stadium non si fanno più sconti. Chi sbaglia, paga. Chi sfida, pure. Spazio per chi non vuole rispettare le regole non ce n'è più, spazio per imporre il proprio regolamento nemmeno. 

RIGORE – Massimo rigore dunque. Era stato applicato in occasione di Juventus-Verona, quando gli occhi di tutti erano puntati sulla Sud. È continuato anche prima, dopo e durante Juventus-Spal, primo match casalingo dopo l'esplosione del caso. Indossare, ostentare, i simboli che dalla Curva sono stati spazzati via non è ammesso. Ignorare, svilire, il ruolo degli steward nemmeno. E pure sabato non sono mancati gli interventi per bloccare sul nascere ogni tentativo di ritorno al passato. Come confermato dalla Questura di Torino: “I servizi di prevenzione hanno consentito al personale della Polizia di Stato di identificare 10 supporter della Juventus, tra cui un noto esponente di “Tradizione Antichi Valori”, con maglie e felpe recanti loghi dei gruppi ultras coinvolti nell’indagine “Last Banner”. Nei loro confronti verranno elevate le sanzioni amministrative previste per la violazione del Regolamento d’uso dell’Allianz Stadium. Nel corso del match, inoltre, alcuni tifosi che sostavano nei vomitori della Curva Sud non hanno ottemperato alla richiesta di allontanamento degli steward. Rapido l'intervento della Digos della Questura di Torino che li ha identificati; verranno sanzionati per violazione del Regolamento d'uso dello stadio”. Chi sbaglia, paga: semplice, no? No, non lo è. Anzi è difficile e rischioso. Ma la Juve ha rotto con il passato. E ora non deve essere lasciata da sola. I tifosi, quelli veri, sono al suo fianco. Ma uno Stadium ripulito non basta, non può bastare. La Juve deve essere solo la prima, solo tutti insieme si può davvero portare avanti questa rivoluzione.