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"Impossibile, non ha i soldi". "Non può permetterselo, è in crisi". Quante volte sono circolate queste frasi nelle ultime settimane, parlando dei possibili movimenti di mercato della Juve... E quanto si sentono ancora, adesso che Dusan Vlahovic sembra davvero a un passo dall'indossare la maglia bianconera. Eppure, il vento non è cambiato. A dare una spiegazione alle cifre dell'affare, che potrebbe essere concluso nelle prossime ore, è l'edizione odierna di Tuttosport. Dopo la perdita da 209 milioni di euro registrata nell'ultimo bilancio e il pesante impatto sui conti dell'emergenza Covid, "sostenibilità è diventata la parola d'ordine della Juventus, quella intorno alla quale ricostruire la squadra per aprire un nuovo ciclo. L'addio a CR7 fa parte di questo programma nel quale l'abbattimento dei costi è uno dei cardini". 

A questo principio - spiega ancora il quotidiano - si affianca quello della competitività, un aspetto a cui Vlahovic può certamente contribuire in misura concreta. La Vecchia Signora, dunque, non si è vietata gli investimenti di mercato, purchè siano tali nel vero senso della parola. In sostanza, "non somme di denaro a fondo perduto, per giocatori che non potrebbero mai essere rivenduti a cifre consistenti (vedi Gonzalo Higuain preso a 90 milioni a 28 anni o lo stesso Cristiano Ronaldo pagato 100 a 33 anni), ma acquisti che nel giro di tre o quattro anni potrebbero essere rivenduti allo stesso prezzo, se non superiore. L'esempio, in questo senso, è Matthjis De Ligt, che è costato 75 milioni (più 10 di commissioni a Raiola) e oggi potrebbe fruttarne altrettanti. O Federico Chiesa, che costerà (una volta pagato tutto) circa 55/60 milioni e che ha ricevuto la corte del Bayern Monaco pronto a pagarlo 70". 

Certo, la Juventus spendendo 60 milioni per Vlahovic investirebbe una parte consistente della fetta dell'ultimo aumento di capitale destinata al mercato dei prossimi tre anni. Ma è noto anche che sono all'orizzonte cessioni e dismissioni che potranno portare nuove risorse o anche alleviare i costi del monte ingaggi.