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Nessun calciatore è più grande di un club perché gli uomini se ne vanno e la società rimane. I calciatori però possono essere più grandi delle squadre e Cristiano Ronaldo, nella fase a eliminazione diretta della Champions League, è stato più grande della Juventus. CR7 ha ribaltato l'Atletico Madrid con una tripletta clamorosa, ha segnato sul campo dell'Ajax giocando praticamente con una gamba sola. Ha bucato gli olandesi anche a Torino. Il conto è presto fatto: i bianconeri hanno segnato cinque gol tra ottavi e quarti di finale di Champions: li ha segnati tutti lui. Questa Juve non è stata all'altezza del fenomeno portoghese. Anche Allegri non lo è stato. Per la prima volta non ha saputo trovare le contromisure agli avversari in 180 minuti. Contro Bayern e Real, le squadre che eliminarono i bianconeri nelle passate edizioni, Max ce l'aveva sempre fatta, anche con squadre sulla carta più deboli della avversarie e al netto delle eliminazioni che poi maturarono. Stavolta no. Stavolta, nel doppio confronto, l'Ajax ha soffocato la manovra bianconera ed è sempre stato in grado di ripartire con un palleggio che - va detto - si vede di rado, anche in Europa. L'Ajax stasera ha fatto paura.

ELIMINAZIONE PIU' DURA - Il tiki taka dei ragazzi di Ten Hag ha messo in serio imbarazzo la Juve che può dirsi fortunata ad essere uscita dal campo con un risultato tanto morbido. Gli olandesi hanno sbagliato almeno 3-4 palle gol soli di fronte a Szczesny, l'unico in grado di tenere il confronto con CR7 questa sera. La Juve è uscita meritatamente dalla Champions League, nonostante Cristiano Ronaldo. "E' arrivato per aiutarci a vincere ma il calcio non è matematica - ammette Max in conferenza - ma nel calcio a volte 1+1 fa 2, altre volte 3, 4 o 0". Di certo, anche stavolta i conti in Europa non sono tornati, nonostante Cristiano da Madeira che a fine partita è subito entrato negli spogliatoi scurissimo in volto. Lui più di così non poteva fare. E' stata la Juve a non essere stata alla sua altezza.

@lorebetto