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Quando si parla di futuro del calcio italiano, non si può non pensare a Sandro Tonali, centrocampista classe 2000 del Brescia che alla sua prima stagione in Serie A ha mostrato tutto il suo potenziale. Per l’appunto si parla di potenziale, è un diamante grezzo da raffinare e lucidare, ma che gli addetti ai lavori conoscono da tempo. Inutile dire quanto ha attirato su di sé gli occhi dei top club italiani e non solo, corsa da cui, però, la Juventus si è ritirata. Il gradimento nei confronti del talento delle Rondinelle sembrava essersi riacceso con l’arrivo di Pirlo in panchina, ma dopo diversi sondaggi e contatti, i margini per reinserirsi si sono rivelati essere pochi.

DUE MOTIVI – Come riporta Calciomercato.com, la Juve ha mollato la presa sostanzialmente per due motivi. Il primo di carattere economico. Nonostante il presidente del Brescia abbia abbassato le sue pretese per Tonali – dai 50 milioni chiesti a gennaio ai 35 di ora – la Juve non possiede le carte in regola per presentare un’offerta cash di questo livello. I bianconeri hanno avviato una massiccia campagna di svecchiamento e cessioni, tema prioritario nell’agenda della dirigenza del club. La disponibilità economica non è delle migliori, perché nonostante sia la società con il fatturato più alto d’Italia, pesano a bilancio l’incremento dei debiti e le perdite causate dal coronavirus.

L’INTER – In secondo luogo, ma non secondario, l’Inter ha ormai consolidato una posizione di vantaggio per il gioiellino di Lodi. L’ad nerazzurro Marotta ha sviluppato rapporti e contatti sia con il suo agente Beppe Bozzo, sia con Cellino, fin troppo avanzati per permettere un inserimento last minute di un outsider. L’Inter ha fatto di tutto per scongiurare un nuovo caso Kulusevski, la trattativa è ai dettagli che verranno sistemati una volta concluso il loro cammino in Europa League.