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Anche Andrea Pirlo l'ha ammesso ieri sera: la quarta punta è una necessità. Ovviamente non l'ha detto così, ha usato la tipica diplomazia da allenatore, ma se non si è nascosto e ha addirittura confermato che "Giroud sarebbe un giocatore utile" alla causa bianconera, evidentemente la società sta lavorando con l'obiettivo quarta punta per il mercato di riparazione al via oggi (e che dovrebbe portare subito in dote l'operazione Rovella).

E non potrebbe essere altrimenti, a maggior ragione con l'infortunio di Alvaro Morata che non sembra grave ma mette a nudo tutti i rischi di una coperta così corta là davanti. Olivier Giroud, dunque, in scadenza con il Chelsea a fine stagione e con gli ottimi rapporti tra Fabio Paratici e dirigente dei Blues Marina Granovskaia a oliare il tutto, può essere la soluzione di esperienza che cerca la Juventus.

Dal minor pedigree internazionale le altre due opzioni sul piatto. Se da un lato lo stesso Paratici ieri ha fatto un'allusione a Fernando Llorente ("Ci fa piacere rivedere giocatori che hanno dato tanto alla Juve") non sarà facile strappare l'ex juventino al Napoli in tempi brevi, se non altro perché da quelle parti hanno bisogno di tenersi strette le punte nel mese di gennaio, con Mertens e Osimhen ai box. Ecco affacciarsi prepotentemente alla ribalta Graziano Pellè, che rispetto agli altri due profili è addirittura svincolato, essendosi appena liberato dallo Shandong Luneng. Come in estate per la "prima punta", anche questo inverno si profila un casting per un attaccante. Sperando che non si inneschino telenovele poco piacevoli.