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Ci sono almeno due frasi 'gravissime' all'interno dell'analisi della gara di Massimiliano Allegri: la prima si riferisce ai pensieri inglesi di questa Juve, la seconda è invece incentrata sul lavoro settimanale. "Non ci siamo allenati come avremmo dovuto", dice il tecnico. Come? Mai sentite determinate dichiarazioni in casa bianconera. 

45 MINUTI, POI? - Il primo tempo è stato ordinato. "Frenetico, ma discreto", sintetizzando l'arrabbiatura di Allegri. E aveva profondamente ragione: tutto quello che doveva funzionare, l'ha fatto. A fatica, ma l'ha fatto. Il tè caldo ha avuto l'effetto di una camomilla fin troppo rilassante: nella ripresa, la squadra è scomparsa sotto l'effetto ipnotico di una vittoria assurdamente scontata. Un calo d'attenzione che ha avuto qualche precedente storico, ma che non potrà mai essere giustificato. Neanche dopo 8 vittorie di fila. 

RISPOSTE - Lo scaricabarile in termini di responsabilità non aiuta. Ci sono stati errori chiari, evidenti, che danno un determinato tracciato alla squadra. Anche chi è entrato non ha cambiato nulla: anzi - Douglas Costa a parte, appena rientrato - la verve di Dybala e Bernardeschi era quella dei giorni peggiori. Dov'erano, i pensieri giusti? Forse Allegri ha esagerato, forse no. Forse davvero la sosta ha cambiato qualcosa.