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La Juve ha dato un segnale forte al calcio italiano: tagli degli stipendi? Noi diciamo sì. E lo fanno tutti, dal primo all'ultimo. Allenatore compreso. Cristiano Ronaldo, tanto per dirne uno, ha lasciato sul piatto 10 milioni di euro. Dopo aver trovato l'accordo tra società, giocatori e tecnico, la Juve ha comunicato che verranno tagliate le mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno. La società però ha lasciato una porta aperta spiegando nel comunicato che i piani potrebbero essere rivisti se si dovesse decidere di ricominciare a giocare.

L'INDIZIO - Ecco, il nodo è quello. Quando ripartirà la Serie A? Ma soprattutto, ricomincerà? Con questa scelta da parte della Juve di congelare gli stipendi fino a fine stagione la strada che si sta prendendo sembra quella di non tornare a giocare per quest'anno. Non vogliamo dire che la società bianconera sa già che non si giocherà più, ma con la mente sembra già proiettata alla stagione 2020/2021. Del resto il calcio italiano naviga nell'incertezza più totale, in questo momento è difficile dare delle tempistiche perché non si sa ancora quando cesserà l'emergenza coronavirus per permetterci di uscire di casa e riprendere una vita normale. La Uefa è venuta incontro alle singole federazioni facendo slittare di un anno l'Europeo dal 2020 al 2021, ma potrebbe non bastare.

LA FORMULA - Ipotizzando che si possa riprendere, bisogna capire come farlo. Playoff/playout o ripresa regolare del campionato, gira tutto intorno a queste due possibili soluzioni. Chi tira da una parte e chi dall'altra. Videoconferenze e contatti telefonici continui tra membri della Lega e rappresentati delle 20 società di Serie A, difficile però ad oggi trovare una quadra. La Juve si è tagliata gli stipendi e ha mandato un messaggio a tutti, ma dietro potrebbe esserci anche un indizio sul possibile arrivederci alla prossima stagione.