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Andrea Agnelli alle spalle, ora c'è la Juventus di John Elkann. Anche la giornata di ieri lo dimostra, perché le strade prese sono diverse, e quelle del club oggi possono avere meno incertezze, nubi e spade di Damocle sulla testa. Così Agnelli, pur non ostacolando la sua vecchia squadra, ha deciso di difendere l'operato della sua Juve, ma la Juve ha scelto di andare avanti e la nuova Signora ha svoltato. La proprietà resta la stessa e al centro di tutto c’è sempre la famiglia, ma ora è la Juventus di Elkann, da sempre proprietario ma più lontano grazie al lavoro proprio di Andrea Agnelli, che ha costruito la Juve più vincente di sempre prima dei problemi. E la nuova era ha già visto le scelte del Presidente, Gianluca Ferrero (storico commercialista della famiglia), e dell'amministratore delegato, Maurizio Scanavino, che di John Elkann è molto più che un manager e uomo di fiducia.

Il primo capitolo dopo le dimissioni di Agnelli, il secondo con il processo affrontato e ora il terzo, con le nuove scelte. Il progetto Scanavino ha puntato su Francesco Calvo, e ora i due, insieme, hanno deciso di affidare la ripartenza calcistica del club, reduce da due anni da zero titoli, a Cristiano Giuntoli, il d.s. del Napoli vincitore dello scudetto, che non è ancora stato liberato dal presidente Aurelio De Laurentiis. Ma la scelta è stata fatta e non tira aria di cambi di programma, sottolinea la Gazzetta. Perché presto o al più tardi nel 2024 (in quel caso sarebbe Manna, il d.s. dell’Under 23, il traghettatore), toccherà a lui.