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Fino a non molto tempo fa, la storiella che girava sulle tv e sui giornali era all’incirca questa: in Asia i club italiani che vanno per la maggiore sono Milan e Inter; i marchi tricolori più conosciuti quelli di Armani, Ferrari, Teatro Alla Scala e Milan; se giri per le strade di Pechino, Shangai, Hong Kong gli appassionati di calcio indossano o acquistano, in prevalenza, maglie rossonere o nerazzurre. La Juventus? Non tira, e la seguono in pochi. Questo forse fino all’altro ieri, oggi non è più così. Merito delle nuove politiche strategiche messe in atto dalla società bianconera per sviluppare il brand su quel continente e, in parallelo, aumentare il numero di tifosi della Vecchia Signora pure in Oriente. A confermare l’efficacia penetrativa del marchio Juve sono i risultati freschi di stampa del Red Card Report 2019 che, per esempio, hanno preso in esame le performance digitali dei club europei sul mercato cinese.

La Juventus è stata premiata come la più innovativa per i contenuti web, e si è classificata come quarta tra i club più seguiti su Internet, dietro Real Madrid, Bayern e Manchester United. Questo anche grazie all’arrivo di Cristiano Ronaldo, giocatore più seguito in assoluto dai fan cinesi, più di Neymar (2°) e Messi (3°). Del resto, CR7 è stato acquistato anche per dare una mano in questo senso. La parallela classifica stilata dall’agenzia Deloitte sui ricavi commerciali in Cina dei singoli club del Vecchio Continente (la Football Money League) posiziona la Juventus al 10° posto, quindi all’interno della top-ten, testimoniandone la crescita pure in termini di ricavi tipici (ovvero sponsor, matchday, tv etc). E i suoi rivali diretti in Italia, a che punto sono? Le milanesi sono, rispettivamente, 13° (Inter) e 14° (Milan) per quanto riguarda le performance sul web, mentre nella Football Money il club nerazzurro è 15° e i rossoneri sono ancora più indietro.

Di Napoli, Roma e altri non si registrano tracce significative. Stupisce il risultato ottenuto fin qui dal club di Suning, che gioca in casa e, in Italia, ci continuano a riferire essere in costante e progressiva espansione proprio in Cina. I dati aggiornati, per ora, non dicono affatto questo. Eppure, più di ogni altro competitor europeo, Zhang Jindong dovrebbe sapere come muoversi sul territorio e dove andare ad intercettare sponsor, soprattutto ora che di meneghino non c’è più nulla ma è ormai full China, con l’ingresso del fondo LionRock Capital al posto dell’indonesiano Thohir. E così come il giovane figlio Steven dovrebbe conoscere gusti e preferenze della Z-Generation cinese, particolarmente attiva sulla rete e che, al momento, trova invece più accattivanti i contenuti web juventini. Vero che, dall’arrivo di Suning, i ricavi commerciali dell’Inter sono aumentati, sostenere però – come sento spesso in tv – che il club nerazzurro stia crescendo più della Juve, e che la società guidata dagli Agnelli stia frenando è clamorosamente smentito dai numeri: dal 2017 ad oggi, la Signora ha aumentato del 25% i ricavi dagli sponsor, contro il 14% del Biscione nerazzurro, per qualcuno trasformatosi già in drago. Non solo, nel biennio preso in esame, la Juventus è stato il club europeo cresciuto commercialmente più di tutti i top team continentali, meglio di lei hanno fatto solo Tottenham (+38%) e Atletico Madrid (+26%). Ma dalla Big Panettone city assicurano che, tra non molto, il trend si capovolgerà. Nell’attesa che l’Inter “schiaccerà tutti, in campo e fuori” come promesso dal giovane Zhang, per ora numeri e ricerche analitiche dicono altro, in Europa e in Cina.

@MarcelloChirico