commenta
Il percorso di Felix Correia rappresenta per molti versi quello di un predestinato. Nasce nel 2001 in Portogallo e cresce calcisticamente in una fucina di talenti come le giovanili dello Sporting Lisbona: proprio lì dove Cristiano Ronaldo, Figo, Quaresma e Nani hanno mosso i primi passi della loro stellare carriera. Dopo il cammino nel settore giovanile lusitano – e dopo aver attirato su di sé i riflettori – Correia decide di trasferirsi in un top club europeo: il Manchester City di Guardiola. Con la maglia dei Citizens, però, non disputa nemmeno una partita perché viene girato in prestito all’Az Alkmaar e inserito nella squadra giovanile che gioca nell’Eerste Divisie, la seconda serie olandese. Dopo il Portogallo e il passaggio in Inghilterra, quindi, l’approdo in Olanda: probabilmente l’ambiente calcistico migliore per un giovane di talento che attende solo di esplodere. Qui colleziona 27 presenze, impreziosite da 3 gol e 7 assist. Durante tutti questi anni, Felix Correia non ha smesso di essere il protagonista dei taccuini degli osservatori dei top club europei: Juventus compresa che, nell’estate 2020, lo porta a Torino per farlo giocare nell’Under 23, nel contesto di un affare con il Manchester City che fa intraprendere a Pablo Moreno il percorso inverso.
 
IL PROFILO - Felix Correia ha 19 anni e, nonostante la giovane età, ha già collezionato esperienze importanti, di peso. Gioca come esterno alto, solitamente è stato schierato a destra ma Lamberto Zauli nella Juventus Under 23 lo mette frequentemente a sinistra in modo che il calciatore – destro naturale – abbia la possibilità di accentrarsi e provare l’infilata in area o il tiro diretto a rete. L’allenatore dei giovani bianconeri ha grande fiducia in lui visto che, quando disponibile, lo fa giocare sempre ed è stato ripagato con 3 reti e 3 assist fino ad oggi. Ha grande fisicità, non ha paura del contatto con l’avversario e ha dimostrato di essere in grado di tenere botta con i difensori di Lega Pro, non certo un campionato dove si va per il sottile. Il maggior pregio, però, sono le accelerate con le quali lascia sul posto l’avversario e l’abilità nel dribbling che gli permette di saltare l’uomo e creare condizioni di superiorità numerica. Da quando gioca in Italia è migliorato anche in posizione arretrata: Zauli gli chiede di coprire tutta la fascia e di contribuire alla fase difensiva; compito nel quale il calciatore portoghese si applica con risultati sempre migliori. Detto ciò, la domanda sorge spontanea: è pronto per fare il salto di categoria? Probabilmente non ancora. Felix Correia è un calciatore talentuoso, forse uno di quelli maggiormente dotati sui campi della Serie C, ma manca di continuità. Non si parla di fasi di gioco ma di intere partite dove il calciatore non riesce a incidere e gioca sotto ritmo. Chiaramente, l’esperienza in Under 23 serve proprio a questo: a rendere un talento cristallino, ma ancora grezzo, un calciatore solido, continuo e capace di interpretare tutte le fasi di gioco. Se il percorso di apprendistato dovesse continuare con questi ritmi, non sarebbe difficile da immaginare – magari nella seconda parte di stagione - una qualche comparsata di Felix Correia nella prima squadra allenata da Andrea Pirlo.