1
In questa Juve che ormai è sempre lì a chiedersi i perché, la faccia - e la voce - ce l'ha messa ancora una volta capitan Danilo. Il terzino brasiliano si è infatti presentato ai microfoni dopo il pareggio di Cagliari, a testa alta, provando a difendersi, senza però nascondersi. 

"E' giusto quello che ha detto il mister, ne siamo consapevoli - le parole del capitano -. Abbiamo fatto un primo tempo non in grado di rappresentare la Juventus, abbiamo avuto poi il carattere di pareggiare. Ma non basta". 


La frase di Danilo su Rabiot


No, non basta. E non bastano sicuramente, a tifosi e allenatore, gli atteggiamenti di alcuni calciatori che negli scorsi mesi sono stati elementi chiave. E che ora passeggiano verso il finale di stagione, magari immaginando che la Champions League sia già acquisita. 

Tra i nomi più menzionati sui 'peggiori in campo', ieri c'era sicuramente Adrien Rabiot. Che ieri Danilo ha menzionato tra coloro i quali devono dare di più, ponendosi comunque al primo posto della lista. "Dove sono nati i problemi? Difficile nominare solo una cosa - ha raccontato il brasiliano -. Un po' di cose ci hanno portato agli alti e ai bassi. C'è la tristezza, l'amarezza di non aver vinto quelle gare lì. L'allontanarsi dal posto scudetto. Chiaro: una squadra con giovani che devono crescere e capire, i rendimenti di giocatori importanti come me o Adrien Rabiot, non sono stati come nella prima metà della stagione. Siamo consapevoli".


Perché Danilo ha nominato Rabiot?


Da dove nasce questa precisazione? Quello di Danilo non voleva essere naturalmente un attacco, semmai una presa di responsabilità. Rabiot è stato infatti nominato vice capitano e leader di questo gruppo da Massimiliano Allegri. E il richiamo all'attenzione di chi indossa la fascia, ecco, arriva anche così da dire: non sono soltanto i giovani a non prendersi più responsabilità, anche i più "anziani" devono dare di più.