commenta
Il campionato è vivo. Più vivo che mai. Più vivo di ieri, questo è sicuro. Il campionato è vivissimo e la Juve è appesa allo stesso filo di tutte le altre: lo scudetto dista 6 punti in 6 partite, potenzialmente 7 se l'Inter batte il Bologna nel recupero. Conti da fare, sconti già fatti dalla sorte. A parità di condizioni e di calendari, ci sarebbero addirittura gli estremi per credere in un'assurda rimonta. Però... però c'è da dare anche uno sguardo sotto, più in basso, la Roma a cinque punti, la Fiorentina potenzialmente a sei, la Lazio a sette. Tutte lì, come tutte sono in cima. 

In caduta libera sembra solo l'Atalanta, anche se lo scalpo più importante è di colore viola: ha battuto ancora il Napoli, nuovamente a un passo dallo scudetto. Un ko che stavolta non lascia possibilità di appelli: la Juvenon c'entra, dovranno farsene una ragione. E chissà se ci riusciranno. 

Pare ci sia già riuscito Mourinho, scaricatore di pressioni di professione: lì è un gran talento, probabilmente pari con le doti in panchina, o forse di più. "La Juve è troppo forte", disse lui che l'aveva schiacciata in casa, prima di una follia dei suoi. Intanto, la Roma non perde da dieci partite e ne ha vinte quattro nelle ultime cinque. Solo la Lazio e la Juve hanno fatto lo stesso.