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Se Cristiano Giuntoli è il profilo scelto, in primis da Francesco Calvo per riaprire un ciclo e ricostruire, quest'ultimo è l'uomo che John Elkann in persona ha delineato per prendere in mano l'area sportiva della Juve da febbraio in poi. Calvo che nel mondo del calcio c'è da una vita tra Roma, Barcellona e la prima esperienza con la Juve, ma sempre con ruoli e mansioni diverse rispetto a quelle attuali. 

FIDUCIA TOTALE - La fiducia da parte di Elkann e in generale della galassia "Exor", arriva da lontano, al di là delle questioni personali che lo avevano portato a lasciare Torino 8 anni fa. Come riferisce calciomercato.com, un sostegno al 100% "confermato e ribadito nonostante il crescere di tensioni e l'aumentare delle decisioni delicate da prendere, a cominciare dalla prima, quella che ha visto Calvo dover scegliere l'uomo giusto per il ruolo di direttore sportivo." Ovvero Giuntoli, uscito da un casting di 4-5 nomi iniziato a febbraio-marzo. Secondo il Chief Football Officer, una delle prime criticità da risolvere era la posizione di Allegri, che forse si era allargata troppo.

CALVO-ALLEGRI - Un ridimensionamento graduale ma mal digerito da parte dell'allenatore. "E la scelta di Calvo, approvata da Elkann, di puntare su Giuntoli", si legge, "senza un reale processo decisionale condiviso da Allegri ha dato il via all'esplosione di tutte le tensioni delle ultime settimane, con una dirigenza spaccata sostanzialmente in due.".