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Mentre il calcio fatica a controllare e decifrare i problemi del presente, la Juve è costretta a tuffarsi anche nei guai futuri. Colpa anche, se non soprattutto, di Gonzalo Higuain, il quale ha scatenato un caso spinosissimo in piena emergenza da coronavirus, con il campionato fermo, le incertezze sulla ripartenza, le tensioni, le difficoltà economiche di tutti i club. Eppure il Pipita sta portando una doppia minaccia alla società bianconera.

La prima riguarda l’eventuale ripresa del campionato e della Champions. Higuain ha chiamato i compagni, ad alcuni di loro ha detto che non tornerà in Italia per la fine della stagione, ha lasciato trasparire il suo malumore (?) anche con i dirigenti che lo hanno contattato. Siamo quasi sicuri in realtà che, se si dovesse ripartire, Gonzalo rientrerebbe dall’Argentina, perché altrimenti rischierebbe moltissimo. Già, ma in quali condizioni psicofisiche si presenterebbe?

L’aspetto più curioso della vicenda è che non esiste un reale motivo per cui Higuain debba essere risentito o indispettito nei confronti della Juve. Non un motivo nuovo, diciamo, dopo che l’estate scorsa il club bianconero ha provato a venderlo per motivi di bilancio. E qui arriviamo all’altra minaccia, portata in casa bianconera da una frase apparentemente dolce pronunciata dal papà di Gonzalo: “Resterà a Torino anche il prossimo anno”.

Attaccamento alla maglia? Soprattutto voglia di mettere pressione alla Juve, la quale rischia di trovarsi in organico un centravanti ingombrante, anche come ingaggio, proprio mentre ne cerca uno nuovo attorno al quale costruire il futuro (Icardi, Milik e non solo). Higuain nella prossima stagione rappresenterebbe per la Juve un costo abnorme - 15 milioni lordi di stipendio - in particolare se dovesse arrivare un altro attaccante per rimpiazzarlo. Diventerebbe, insomma, un nuovo Mandzukic, con tutte le conseguenze del caso.

In mezzo a tutto questo bailamme, scatenato da Higuain come modalità molto discutibili, sorprende un po’ l’affetto con cui i tifosi della Juve hanno sempre sostenuto l'argentino. Ha disputato due buonissime stagioni in bianconero, è vero, ma non ha trascinato la squadra alla Champions, come la società si augurava quando lo ha preso per 90 milioni. Poi è andato al nemico Milan, quindi al Chelsea eppure, quando è rientrato, benché scaricato dalla società ha ritrovato la gente ad acclamarlo. A volte l’amore dei tifosi segue percorsi davvero speciali, quasi incomprensibili.

@steagresti