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Quando si passa dal 2-0 al 2-2 il motivo è facile: gestione sbagliata della partita. Non è una legge, ma quello che è successo alla Juventus al Wanda Metropolitano contro l'Atletico Madrid nell'esordio in Champions è esattamente questo. Responbabile: Maurizio Sarri.

LA CHIAVE - Siamo sicuri che era fondamentale mettere Bentancur al posto di Khedira a 20' dalla fine? Sarà un caso (o forse no), ma sostituzione dopo sostituzione la squadra è calata e ha abbassato i ritmi, l'attenzione è scesa e tac, la squadra di Simeone prima ha accorciato e poi ha trovato la rete del pareggio. Cosa che non succedeva quando le sostituzioni le faceva Allegri, che con i cambi tendeva ad alzare il valore della squadra.

DIFFERENZE - Ogni giocatore che entrava era un valore aggiunto, una spinta in più per arrivare al risultato. Tutti motivati a fare bene, anche chi entrava negli ultimi minuti sapeva che il suo contributo diventava fondamentale fino al fischio finale. Questione (anche) di motivazioni: martedì negli ultimi dieci minuti Sarri ha inserito un Dybala che sta già vivendo un momento particolare di suo, metterlo nel finale non l'ha aiutato più di tanto. Lo stesso Dybala che, sei mesi fa, proprio contro l'Atletico, allo Stadium (3-0 finale) Allegri aveva messo in campo al 67' al posto di Spinazzola aiutando la squadra a tenere il pallone nonostante il pressing disperato dei Colchoneros. Differenze. Motivazionali e tecniche.

L'ULTIMO CAMBIO - Come quella di avere in campo Pjanic o Ramsey, entrato negli ultimi tre minuti al posto di bosniaco. E tre minuti, come abbiamo visto, possono fare tutta la differenza del mondo. Calo dell'attenzione e due gol presi in venti minuti. Un pareggio che si poteva evitare.