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E’ una storia molto bella quella che Roberto Mancini, insieme con i suoi ragazzi, sta regalando agli appassionati di calcio non schiavi del campanilismo, ma radunati sotto l’unica bandiera azzurra. La decima vittoria ottenuta contro la Bosnia ha ratificato il miglioramento di un record che reggeva dai tempi leggendari dell’Italia di Vittorio Pozzo. E’ vero che la statistica non equivale ad una medaglia, ma è altrettanto vero che ciascun passo in più verso la vetta del monte provvede ad accrescere ottimismo, autostima e e credibilità. Se a questo si aggiunge il ritrovato amore popolare vuol dire che, comunque vada, per Mancini e per la sua (nostra) nazionale sarà un successo.

Una bella storia alla quale sta partecipando, per il suo sviluppo, anche Federico Bernardeschi. Il giovane giocatore della Juventus il quale sembra aver trovato e cementato quella maturità professionale ed esistenziale che gli dovrebbe consentire di scrivere pagine importanti sul libro della sua carriera. Come giovane uomo addirittura perfetto, lui e la sua compagna Veronica Ciardi che ora sono anche genitori di una bella bimba. Entrambi ottimamente attrezzati per, come si dice, bucare teleschermi e fare gossip, hanno invece deciso di vivere la loro vita regalando pochissimo o niente al loro ruolo pubblico. Segno di intelligenza e di buona educazione.

Ora spetta a Federico chiudere il cerchio della sua completezza. Con addosso la maglia azzurra non ha lasciato spazio ai dubbi possibili di Mancini e neppure della critica con lui sempre piuttosto diffidente. La partita con la Bosnia per Bernardeschi è risultata essere un piccolo capolavoro di ottimo calcio e di notevole performance atletico-caratteriale.Il campione ha letteralmente spaccato la gara a favore degli azzurri suggerendo preziosità assortite e provandoci in prima persona. L’Italia, in questo modo, ha inequivocabilmente restituito alla Juventus un giocatore felice e consapevole dei valori che possiede. La “cura” Mancini, insomma, ha giovato assai a Federico il quale l’altra sera ha stupito persino i tifosi bianconeri.

Ora il dovere di Bernardeschi è quello di conquistare una volta per tutte la squadra che gli ha consentito di arrivare all’azzurro e di rendersi indispensabile per l’Italia. Quella Juventus che, dal giorno in cui è arrivato da Firenze, lo ha visto un po’ troppo altalenante e talvolta persino discutibile, prima con Allegri e ora anche con Sarri che pure confida tantissimo sulle qualità del suo giocatore. Probabilmente non tutte le responsabilità per questi alti e bassi sono da attribuire a Bernardeschi che in nazionale si sente “a casa” e non solo “sul posto di lavoro”. In ogni caso la Juve sta aspettando e lui deve rispondere. Magari, se gli fa bene, indossando una canotta azzurra sotto la maglia bianconera.