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Antijuventinismo h.24 - La Colonna Infame: c​ontinua la rubrica che monitora l’odio contro la Juve.

Un notevole romanzo antijuventino è stato dato alle stampe in quest’inizio settimana.  A Cagliari doveva essere comminata l’espulsione di Ronaldo, reo di gioco pericoloso nei confronti del portiere Cragno che “ha subito una grave lesione”, “ha rischiato la vita”. L’estremo difensore, continuando a restare in campo chiaramente “menomato”, ha poi commesso un fallo da rigore sullo stesso Ronaldo ed è stato, non per colpa sua, protagonista d’una mediocre prestazione, “quando solitamente è fra i migliori”. Lo hanno vigorosamente affermato il Presidente rossoblù Giulini, giornali, siti e perfino l’agente del portiere cagliaritano.

Le deduzioni a seguire sono state le seguenti: A) La Juve, con la “giusta” espulsione di Ronaldo, avrebbe come minimo “pareggiato”, ma molto più probabilmente il Cagliari avrebbe vinto. B) A Cr7 poi sarebbe stata imposta la squalifica per “uno o due turni”, con relativa quasi certa uscita dal campionato dei bianconeri. Ora è vero che uno starnuto di Ronaldo viene ingigantito a dismisura, figuratevi una decisione arbitrale che avrebbe potuto favorirlo. Quando c’è un rigore solare ai suoi danni (vedi Porto-Juventus) si dice al massimo “ci poteva stare” o si nega, viceversa casca il mondo. Non solo si certifica l’infamia (“lo poteva uccidere”) sua e dell’arbitro, ma si fa discendere una serie di conseguenze epocali fino al fatidico “Campionato falsato”. Tutti concordi nella doppia condanna, sportiva e morale, tutti subito a sventolare il regolamento, a chiedere la sospensione immediata dell’arbitro e dell’assistente VAR. Peccato che il mancato rosso sia quanto meno discutibile.

Ecco quello che ha scritto l’autorevole Casarin, considerato il migliore arbitro italiano della sua epoca, non su un sito o un quotidiano di tifosi, ma sul “Corriere della Sera”: “Ho letto accuratamente le regole del gioco dopo aver visto l’episodio Cragno-Ronaldo in TV. Per il rosso manca la vigoria sproporzionata e la brutalità”. Ora, si può non essere d’accordo, ma si tratta comunque d’un dubbio autorevole. Ci chiediamo, poi, come mai al “mancato” rosso a Ronaldo siano stati riservati titoli a caratteri cubitali, mentre ad esempio i due rigori non dati alla Juve contro la Fiorentina e la mancata espulsione di Borja Valero abbiano ricevuto l’onore d’una riga in cronaca, con relativi complimenti per l’arbitro Fourneau, per non parlare del pugno sul pallone in area del laziale Hoedt o della mancata espulsione di De Roon per fallaccio su Cuadrado. Campionato falsato anche in questi casi? Avete visto titoli o titoloni? Va da sé, invece, che nessuno abbia rilevato, come si doveva, l’irregolarità palese del secondo goal dell’Inter al Torino, preceduto da un evidente fallo di Hakimi su un giocatore granata. Ma questa è un’altra storia, anzi un altro romanzo che deve necessariamente, quest’anno avere una sola, e per qualcuno lieta, fine.