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La Juve si trova nello stato in cui è perché se lo merita (campagna acquisti sbagliata, allenatore incerto, dirigenza confusa ecc.). Quindi le critiche sono più che accettabili. Ma il punto è un altro: quando si meritava di stare dove stava (in cima alla classifica), di vincere i campionati, di arrivare in finale di Champions (e di vincerne anche), di conquistare coppe e supercoppe, in fondo non se lo meritava. Non c’erano sempre Turone e Muntari e Pjanic e un gol in fuorigioco e una mancata espulsione, ripetuti all’ infinito e a sproposito per dire che, eh sì, vinceva ma rubava?

DOPPIOPESISMO - Ora che perde, invece, è tutto regolare. Ripeto non gli arbitri, i vari Coni, ASL, il Var usato a capocchia, no. Non ce la prendiamo con loro. Vorremmo solo che le televisioni, i telegiornali sportivi, le trasmissioni di calcio, facessero vedere (come con Turone, come con Muntari) i falli da rigore su Chiesa o Ronaldo passati in cavalleria, le mani in area degli avversari non viste, De Ligt che viene affossato da un difensore del Crotone senza alcuna sanzione.

Vorremmo che i torti ricevuti fossero trasmessi e ripetuti nelle televisioni e negli articoli, a manetta, come hanno fatto per i cosiddetti “favori”. Vorremmo che ci fosse un Procuratore Generale della FIGC, che, almeno una volta alla settimana, dichiarasse: “Ma perché non mi hanno dato l’audio fra La Penna e il Var sul mancato secondo giallo a Borja Valero per fallo su Bentancur?” (vero dottor Giuseppe Pecoraro che ancor oggi pone questa domanda in ogni radio, ogni televisione, ogni fiera paesana se ce ne fossero, riferita a Orsato-Pjanic).

Vorremmo sentir ripetere dallo stesso attuale Procuratore Federale: “Ma perché non ho avuto l’audio tra Doveri e Var per il fallo da espulsione di De Roon su Cuadrado?”. Ci basterebbe. Ma non si fa perché, nel caso della Juventus, bisogna sempre alimentare una sola leggenda: quella della sua infamia.