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Antijuventinismo h.24 - La Colonna Infame: c​ontinua la rubrica che monitora l’odio contro la Juve.

Se parliamo della partita - in particolare dello staff arbitrale - non è per lamentarci; in fondo, nemmeno per appuntare la nostra attenzione sull’ arbitro, ma su quella che si chiama la narrativa dei fatti. Ovvero come è stata vista e raccontata la conduzione del Sig. Doveri e staff in Inter-Juventus. Cominciamo dall’inizio o quasi. Barella entra nell’area juventina, Chiellini lo affianca, i due cadono e la palla procede. Doveri non fischia il rigore (giustamente: vedremo dopo il perché), il VAR non interviene, i giocatori interisti e Inzaghi s’infuriano. E fin qui, nulla di nuovo. I due telecronisti Mediaset (volentieri li lasciamo al loro anonimato) non solo propendono indirettamente per la massima punizione (“il contatto c’è stato”), ma continuano per una buona decina di minuti a parlare di “rigore negato”: “I giocatori interisti sono ancora psicologicamente toccati da quanto è successo”, “il rigore negato ha colpito gli interisti”. Ecco un modo “subdolo” di procedere: non dico esplicitamente che era rigore, ma dico che era negato e così lo affermo. Concetto ripetuto in telecronaca tre, quattro volte. Alla fine della partita, la moviola fa chiaramente vedere che “il contatto” c’è stato, ma il piede di Barella ha pestato quello di Chiellini, quindi punizione negata alla Juve. Solo Cesari lo ha rilevato e sostenuto, gli altri no. Anzi, quasi tutti i giornali e i commentatori parlano di “rigore non dato”. Ma le guardano le partite, con replay e moviole o scrivono prima che siano finite?

Secondo episodio: Bastoni si butta letteralmente in area juventina senza essere nemmeno sfiorato. L’arbitro ignora, i telecronisti pure (o non c’erano o dormivano), i commenti post partita, in studio e sulle cronache idem. Terzo episodio: verso la fine della partita, in area interista, Bastoni atterra con una manata McKennie. Sarebbe lecito, magari solo domandarsi: “Mah, forse, beh, magari si potrebbe anche pensare”. No! Silenzio su tutta linea, durante e dopo. Una domanda sorge spontanea: che partita hanno visto i telecronisti, i commentatori, gli osservatori? Si può anche decidere di non dire una parola sugli arbitri, ma dare un 5 in pagella perché “manca un rigore all’Inter”, affermare in telecronaca che si tratta di “rigore negato” e negare l’evidenza della moviola è un’altra cosa. In realtà sempre la stessa. È il marketing, Bellezza! Marketing antijuventino, sempre più in auge, sempre più praticato. Da specialisti e non.