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Antijuventinismo h.24 - La Colonna Infame: c​ontinua la rubrica che monitora l’odio contro la Juve.

Cosa farebbero se non ci fosse la Juve? Non i tifosi bianconeri, ma quasi tutti gli altri: presidenti, dirigenti delle altre società e tutta la vasta platea degli antipatizzanti, perderebbero l’orientamento. La loro stella polare, il nord della bussola è la squadra per nove volte consecutive campione d’Italia, additata come il male assoluto. Se loro, gli antipatizzanti non vincono, la colpa è della Juventus. Veramente anche quando vincono.
 
Prendete il verace Commisso: “Fino al terzo goal - ha detto a Radio Bruno - ho avuto paura perché con la Juve può sempre succedere qualcosa anche dal punto di vista arbitrale. Ma stavolta non è successo. Ho visto quel biondino che mi disse di andare a prendere un the (dopo Juventus-Fiorentina dello scorso anno con relative polemiche arbitrali,ndr) che, poi alla fine, s’è dovuto prendere una camomilla”. Per carità, sfottere si può, ma che lo faccia un presidente dopo una partita che definire “regalata” alla sua squadra (altri avrebbero detto “rubata”) è un eufemismo, stona un pochino. Non basta vincere contro la Juve, non basta trovare sotto l’albero 3 punti portati da un arbitro babbo Natale, perché alimentare odi piccoli o grandi fa parte del giochino chiamato consenso a basso costo. Un giochino, per molti, più importante del gioco (del calcio).