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Facile identificare professionisti dell’anti-Juve del calibro di Ziliani, Pistocchi, Varriale: è, appunto, il loro mestiere. Talmente inflazionate le loro “uscite” che, raramente, riescono ormai a diventar notizia. Facile sentire l’urlo, più difficile percepire il venticello generalizzato. Prendete la poco esaltante prestazione di Chiesa nell’ultima partita della Nazionale. S’è levato un vento unanime e distruttivo, sintetizzabile in un “da quando è andato alla Juve, è confuso, vuole strafare, non ha le idee chiare…”. Dopo appena una settimana, alla prima partita e nemmeno con la sua nuova squadra? Sì, il punto non è la prestazione di Chiesa, ma è la negatività della Juventus. Ve lo immaginate qualcuno che a seguito di una scialba prova di Jorginho o di Verratti, pochi giorni il loro approdo in una nuova squadra, avesse scritto: “Il Chelsea fa male a Jorginho” oppure “Il PSG per Verratti è un problema?”